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SEO: come scegliere le parole chiave più performanti

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 20 Marzo 2017

come scegliere le keywords

Tool e analisi per creare la keyword strategy per il vostro business o quello del vostro cliente, a cura di Pro Web Consulting.

Come scegliere le keywords per un sito web o per il post di un blog e capire quali sono le più performanti? La risposta parte sempre da un principio: non si scrive per i motori di ricerca, ma per le persone. Dopo aver visto le 5 evoluzioni SEO per il 2017, in questo articolo troverai consigli su come creare una keyword strategy e degli strumenti che non possono mancare nel tuo tool-kit personale.

Keyword: una parola che racchiude in sé la propria definizione

Come molto spesso accade, l’inglese riesce ad essere una lingua sorprendente nel creare definizioni: sintetica ed allo stesso tempo efficace. Keyword significa, infatti, “parola chiave” e racchiude in sé il concetto su cui si fonda la strategia di ogni sito web e della sua ottimizzazione lato SEO: essere visibile per gli utenti che stanno cercando prodotti, servizi e notizie definite dalle parole chiave ricercate, o ad esse correlate.

 
Qui di seguito, abbiamo chiesto a Francesca Redaelli, SEO Specialist dell’agenzia SEO Pro Web Consulting, di spiegarci nel modo più semplice possibile cosa sono le parole chiave e come trovare quelle più calzanti per il nostro settore.

Le parole chiave sono la lingua di Google

Possiamo continuare ad attenerci ad una metafora linguistica per evidenziare quanto l’importanza di una buona keyword strategy, ovvero la scelta delle parole chiave più performanti per un business e, quindi, per un sito, incida sul successo di una strategia SEO.
Immaginiamo di sottoporre ad un distinto signore inglese, che chiameremo Mister X, la seguente domanda “Sir, mi scusi, che tempo farà domani a Londra?”. Con ogni probabilità, non conoscendo la nostra lingua, Mister X non saprà cosa rispondere, poiché non esiste una corrispondenza tra le parole da noi pronunciate e ciò che egli stesso può comprendere.
Immaginiamo ora di fare la stessa domanda a Google, che chiameremo Mister G: “Google, che tempo farà domani a Londra?”. Sia che la ricerca avvenga in modo tradizionale, per iscritto, oppure tramite un comando vocale, la reazione di Google sarà la stessa: il motore di ricerca attiverà il suo enorme cervello fatto di algoritmi e si metterà alla ricerca di tutti i siti che possono rispondere alla nostra richiesta.
Il risultato che otterremo sarà una pagina dei risultati del motore di ricerca di Google (che in ambito SEO viene chiamata SERP, acronimo di Search Engine Results Page) che ci presenterà i risultati che Mister G. ritiene essere più rilevanti, coerenti ed autorevoli per la nostra ricerca.
In altre parole, Google ripercorrerà le migliaia di risorse presenti sul web da lui già scansionate e memorizzate, proponendoci quelle che maggiormente corrispondono alla nostra ricerca, secondo ciò che esso stesso può comprendere anche, ma non solamente, tramite le parole chiave.

Semplificando, le parole chiave sono il linguaggio di Google.

È opportuno specificare che naturalmente, non è solo la scelta di parole chiave adeguate a concorrere al posizionamento di un sito.
I fattori che influiscono sui risultati di ricerca sono innumerevoli e possono essere di natura sia interna che esterna al sito web. Tra i primi, ricordiamo certamente l’architettura delle informazioni e la struttura del sito, la sua autorevolezza, l’ottimizzazione dei meta tag, la quantità e qualità dei contenuti, e così via.
Tra i secondi figurano certamente i competitor e la sempre maggiore comprensione di Google di chiavi complesse, nonché l’interpretazione sempre più semantica dei concetti, da parte del motore di ricerca.
Ecco ad esempio la SERP per la query “tempo domani Londra”.
Come si potrà notare, le parole “tempo” e “domani” non compaiono mai nei title dei siti selezionati da Google come più rilevanti.

Tuttavia, cliccando su ciascuno di questi risultati, l’utente troverà pagine web che forniscono informazioni puntuali sulla sua ricerca, ovvero che tempo farà domani a Londra.
 

Anche se non abbiamo digitato “meteo”, bensì “tempo”, il motore di ricerca è stato in grado di capire che la query riguardava il “tempo atmosferico” e ci ha fornito risultati coerenti e rilevanti.
Da queste riflessioni nasce una conclusione: sovra-ottimizzare una pagina inserendo una sola keyword il maggior numero di volte possibili non è certamente una buona strategia. Ma avere bene chiare le parole chiave correlate, che caratterizzano il nostro business o quello del cliente, sicuramente lo è.

Creare una keyword strategy: quali fattori considerare

Ricercare e definire le parole chiave fondamentali per il proprio business o quelle dei propri clienti è dunque un’operazione complessa, che richiede diverse informazioni e competenze a seconda del settore, dell’azienda, e degli obiettivi di ogni singolo caso.

La creazione di una keyword strategy presuppone una fase di studio piuttosto consistente.

I fattori che devono essere presi in considerazione nella prima fase di analisi sono tre:

Per identificare quali sono le keyword che meglio caratterizzano il settore di interesse, è sempre opportuno porsi alcune domande come ad esempio: quali parole chiave identificano al meglio il business in oggetto?  Quali parole potrebbero utilizzare gli utenti per cercare il prodotto/servizio offerto? Quali sinonimi o varianti linguistiche potrebbero essere scelte?

I competitor possono essere considerati come una barriera o un’opportunità a seconda dei punti di vista. I siti dei concorrenti costituiscono certamente un ostacolo da superare nel raggiungimento di posizionamenti migliori, ma sono anche un’importante fonte di informazioni. Una volta identificate le parole più rilevanti per il settore di interesse possiamo provare a digitarle su Google e verificare la struttura delle SERP chiedendoci: quali sono i siti meglio posizionati? Quali parole chiave sfruttano? Come sono strutturati i title, i contenuti e le pagine dei concorrenti che hanno un ranking Top3?

Anticipando leggermente l’argomento che verrà trattato nel prossimo paragrafo citiamo anche i volumi di ricerca e lo strumento che ci permette di verificarne il valore: Google Keyword Planner di Adwords.
Questo strumento di pianificazione delle parole chiave, fornito da Google, permette a tutti coloro che possiedano un account Adwords con campagne attive di ottenere informazioni relative alle statistiche sul volume di ricerca della keyword desiderata.
La voce particolarmente rilevante in ottica SEO è la “Media delle ricerche mensili” definita come “il numero medio di volte che le persone hanno cercato una parola chiave e le sue varianti simili in base alle impostazioni di targeting e all’intervallo di date selezionato.” (fonte: support.google.com). Per impostazione predefinita, il numero medio di ricerche del termine viene calcolato su un periodo di 12 mesi.
Nella scelta delle keyword ideali per il proprio sito o per quello dei propri clienti è quindi opportuno domandarsi: quanto le parole chiave identificate nella keyword strategy formulata, vengono ricercate dai potenziali clienti? Con quale stagionalità? Quali varianti possono essere meglio sfruttate?
Il risultato che emergerà dalle riflessioni complessive sulla rilevanza, il volume medio di ricerca mensile e la competitività delle keyword identificate, permetterà di definire una keyword strategy efficace, che non potrà comunque prescindere da test e possibili future ottimizzazioni.


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I 3 strumenti fondamentali per creare una keyword strategy ed un keyword set

Una volta elaborata, la keyword strategy verrà tradotta in un documento chiamato keyword set. Questo file, generalmente formalizzato in excel, contiene un elenco delle parole chiave e del volume di ricerca da queste generato. A queste informazioni se ne possono aggiungere altre a seconda della complessità e del grado di avanzamento di un progetto SEO.
Per creare un keyword set efficace esistono diversi tool, gratuiti e a pagamento. Seguendo il ragionamento proposto all’inizio dell’articolo, sembra logico pensare che utilizzare gli strumenti messi a disposizione da Google ci permetterà di “parlare la sua lingua” ed ottenere risultati migliori.
Ecco dunque i 3 strumenti di Google per creare una keyword strategy per il vostro business o per quello del vostro cliente. I tool qui elencati sono quelli più efficaci e maggiormente usati dai SEO:

  1. Google Suggest
  2. Google Trends
  3. Google AdWords

 
Google Suggest
Probabilmente tutti noi lo utilizziamo numerose volte al giorno, senza quasi nemmeno rendercene conto.
Google Suggest altro non è se non il “suggerimento” che Google propone all’utente alla digitazione di una parola chiave, per aiutarlo a trovare più velocemente le informazioni relative alle keyword ricercate sulla base delle sue previsioni. Il motore di ricerca definisce le previsioni di ricerca come “possibili termini di ricerca che potresti utilizzare, correlati ai termini che stai digitando e alle ricerche degli altri utenti”.
Google Suggest ci permette di identificare facilmente le keyword di long tail, cioè parole chiave più lunghe e specifiche inerenti il nostro business. Le keyword di “coda lunga” generano anche un migliore conversion rate (tasso di conversione).
Ecco un esempio di come Google Suggest guidi l’utente nelle ricerche correlate alla parola “marketing”:

 
Google Trends
Questo strumento esplora i più recenti argomenti di tendenza, dati e visualizzazioni su Google ed aiuta gli utenti a determinare l’andamento dell’interesse nei confronti di una determinata keyword nel tempo (per calcolare la stagionalità delle parole chiave) e nello spazio (per calcolarne l’interesse regionale).

 
Google AdWords
Come accennato nel paragrafo precedente, Google mette a disposizione degli utenti iscritti ad AdWords uno strumento avanzato per l’analisi delle parole chiave chiamato Keyword Planner. Questo tool permette di verificare i dati e le tendenze dei volumi di ricerca e trovare nuove parole chiave, inserendo target geografici e linguistici.
L’utilizzo è semplicissimo: una volta effettuato l’accesso è sufficiente inserire le keyword per le quali intendiamo ottenere una stima del traffico nel campo “Cerca nuove parole chiave utilizzando una frase, un sito web o una categoria”. È necessario selezionare il paese e la lingua di interesse per la ricerca e cliccare su “Trova idee”.
Ecco il risultato che Keyword Planner restituirà all’utente in corrispondenza della parola chiave ricercata:


 
In conclusione vogliamo ricordare come Google sia un universo in continua evoluzione. Di conseguenza, nessuna strategia SEO può essere considerata come definitiva o migliore in senso lato. Allo stesso modo, una keyword strategy dovrà essere oggetto di analisi, revisioni ed ottimizzazioni periodiche per mantenere la sua efficacia nel tempo.
 
Articolo a cura di Pro Web Consulting
 


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