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La rete 6G potrebbe essere realtà entro il prossimo decennio

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 9 Giugno 2021

rete 6G

Alcune organizzazioni che si occupano di tecnologia mobile in Giappone e Finlandia stanno pensando a una collaborazione per lo sviluppo di tecnologie 6G; l’obiettivo di questo lavoro è quello di di apportare contributi significativi allo sviluppo di tali infrastrutture.

Il consorzio di promozione Beyond 5G del Ministero giapponese degli affari interni e delle comunicazioni e il programma di ricerca 6G Flagship guidato dall’Università di Oulu hanno firmato ieri l’accordo al Global Digital Summit 2021 a Tokyo.

Il direttore di 6G Flagship ha dichiarato che la collaborazione sarà significativa per la ricerca e lo sviluppo della tecnologia del futuro. Ancor più importante è la decisione del governo giapponese di investire oltre 2 miliardi di dollari nello sviluppo di sistemi 6G, che potrebbero cambiare radicalmente il concetto di rete come lo conosciamo oggi.

Poche ore fa, una testata asiatica ha riferito che anche Nokia si unirà al progetto di ricerca.

La rete 6G: gli scienziati pensano già al futuro

Anche se questa tecnologia dovrà ancora essere messa a punto per diversi anni, l’interesse al progetto può dare slancio al settore. Ottimisticamente gli scienziati puntano al 2030 per immaginare una diffusione capillare del servizio; questo se ovviamente tutte le ricerche andranno a buon fine.

Il programma del governo e quello degli esperti del settore prevede l’inizio dei lavori già per quest’anno, fissando al 2025 i primi risultati tangibili.

Anche se stiamo ancora cercando di gestire al meglio la rete 5G è interessante notare come l’attenzione degli scienziati sia già proiettata oltre. Chiaramente con i traguardi potenzialmente raggiungibili col 6G le applicazioni sarebbero ancora più sbalorditive e includerebbero forme di connettività sempre più potenti e sempre più globali.

Si parla anche di grandissimi passi avanti nell’Intelligenza Artificiale e nel Machine Learning avanzato, oltre che nella medicina e in moltissimi altri ambiti.

Al momento comunque, stiamo solo immaginando a livello teorico tutte le potenzialità del progetto; occorrerà aspettare ancora diversi anni prima che si concretizzi in qualcosa che tutti possono usare, ma il futuro come ben sappiamo va prima immaginato.