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Prime: i nuovi razzi spaziali ecologici sviluppati in Scozia

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 21 Ottobre 2021

razzi spaziali ecologici

La società di tecnologia spaziale Orbex ha mostrato al mondo il primo prototipo di razzo “ecologico”.

Il progetto dell’azienda scozzese, noto come Prime, emetterà fino al 96% in meno di emissioni rispetto ai programmi di lancio spaziale attuali. Un bel passo avanti rispetto agli standard attuali.

Prime utilizza un combustibile rinnovabile a bassissimo contenuto di carbonio ed è stato anche progettato per essere riutilizzabile; senza, quindi, disgregarsi e lasciare detriti sulla Terra, negli oceani o nell’atmosfera.

Orbex è destinata a essere la prima azienda di tecnologia spaziale a scegliere soluzioni “sostenibili” e la cosa potrebbe rivoluzionare l’intero settore.

Già da parecchio tempo, infatti, gli scienziati sono a lavoro per eliminare i combustibili fossili che sono altamente inquinanti; ora che il “turismo spaziale” è una realtà consolidata occorrono alternative più efficienti e sostenibili, oltre che normative molto più severe.

Parliamo ancora di progetti a lungo termine, è vero, ma il tempo stringe e le valide alternative ai carburanti fossili stentano a decollare.

Razzi spaziali ecologici, il futuro del settore

Mentre il mondo si prepara a partecipare alla conferenza sui cambiamenti climatici COP26, in molti cominciano a cercare alternative sostenibili alle soluzioni energetiche attuali. Dato che il settore dello spazio è uno di quelli in forte espansione, non sorprende che gli esperti vogliano concentrare i propri sforzi anche in questo senso.

Se pensiamo, poi, che il Regno Unito è uno dei paesi che sta investendo di più sui razzi spaziali, è evidente che siano interessati in prima persona a trovare alternative migliori e meno impattanti sul pianeta.

Certo, parliamo ancora di un settore “di nicchia”; ma visto l’altissimo impatto sull’ambiente che hanno i lanci spaziali, trovare un “compromesso” può essere effettivamente un modo per combattere le emissioni e i cambiamenti climatici.

Nei prossimi anni l’industria spaziale avrà un ruolo sempre più centrale nelle economie globali; per questo deve essere in grado di pensare al futuro anche in questo senso, “autoregolandosi” e offrendo alternative valide.