Corporate Innovation
Circa due anni fa con il cosiddetto “Investment Compact” (Decreto Legge 3/2015 del 24-1-2015), è stata introdotta nel nostro ordinamento la figura della “PMI innovativa”, che viene iscritta in una sezione speciale del Registro delle imprese creata ad hoc presso le Camere di Commercio. Secondo la definizione ministeriale rientrano in tale categoria “tutte le Piccole e Medie Imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere da data di costituzione, formulazione dell’oggetto sociale e livello di maturazione”.
A tale imprese vengono riservate numerose agevolazioni, sia relative alla gestione, sia economiche e/o fiscali (si veda al riguardo un recente documento del MISE ).
Ma come si può rientrare nella definizione di “PMI innovativa”, e quindi accedere alle agevolazioni? Occorre prima di tutto essere una “PMI“, ovvero rientrare nella definizione di “Piccola e Media Impresa” della Comunità Europea (raccomandazione 361/2003/CE), e quindi:
Inoltre occorre avere caratteri innovativi, ovvero, secondo il decreto citato, rispettare almeno 2 dei 3 seguenti criteri:
Ma quali sono i vantaggi previsti per le PMI innovative? Possiamo riassumerli come segue: