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Addio Pepper, la SoftBank sta per dire addio al suo celebre robot

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 29 Giugno 2021

Pepper

I rapporti sulla “prematura morte” di Pepper sono decisamente esagerati, ma il futuro a lungo termine del robot è sicuramente in bilico.

Messo in commercio come “il primo robot umanoide al mondo in grado di riconoscere i volti e le emozioni umane di base”; SoftBank nutriva grandi speranze per Pepper quando è stato messo in vendita per 198.000 yen (1.790 dollari) nel 2015.

Ma un’apparente mancanza di interesse verso il robot ha spinto il colosso tecnologico giapponese a interrompere la produzione la scorsa estate. Inoltre secondo un rapporto Reuters dei giorni passati, sembra che ne siano state prodotte solo 27.000 unità.

Altre fonti vicino a SoftBank hanno negato il fatto che Pepper sia stato già dismesso. L’azienda riprenderà la produzione del robot “se la domanda si riprenderà”.

Pepper, il robot è nato già come un fallimento?

Pepper è stato creato in collaborazione con l’azienda francese di robotica Aldebaran (acquista poi da SoftBank) e prodotto da Foxconn a Taiwan.

Il robot umanoide può tenere una conversazione di base e apparentemente leggere le emozioni della persona con cui sta conversando e rispondere di conseguenza. 

L’azienda produttrice ha dichiarato al momento del lancio che la sua capacità di ballare, cantare e raccontare barzellette significava che il robot poteva persino fungere da compagno amichevole e intrattenitore di famiglia.

Oltre a rivolgersi ai singoli consumatori, SoftBank ha anche lavorato per distribuire Pepper in luoghi come grandi magazzini, musei, ristoranti, aeroporti e ricevimenti di uffici in tutto il mondo; purtroppo la sua funzionalità limitata ha incontrato subito delle difficoltà non facendo mai decollare del tutto il progetto.

In Giappone, Pepper era utilizzato nei negozi di telefoni cellulari di SoftBank. Purtroppo il robot veniva spesso ignorato dai clienti o semplicemente spento dal personale.

Secondo quanto riferito, l’azienda è ora in trattative con Aldebaran su possibili tagli di posti di lavoro poiché la società rivalutando sue ambizioni sulla robotica.

Se anche SoftBank alla fine volta le spalle a Pepper, di certo non sarà la prima azienda a fare una mossa del genere. Honda, ad esempio, ha ritirato il suo impressionante robot bipede Asimo nel 2018 dopo decenni di sviluppo; mentre Sony ha smesso di vendere il suo cane robot Aibo nel 2006 prima di lanciare una nuova versione nel 2018.

A fronte di questo forse c’è ancora speranza per Pepper, vedremo cosa deciderà l’azienda nei prossimi mesi.