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Il Parlamento Europeo vittima di hacker. Cosa è successo?

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 24 Aprile 2021

La mattina del 7 aprile scorso, una minaccia informatica fa scattare i protocolli di sicurezza dei Parlamento Europeo. In una mail del servizio di sicurezza si legge che nelle ore passate è stato necessario ricorrere a delle “contromisure per proteggere il sistema”.

Il 12 aprile arriva un secondo allarme e tutti dipendenti vengono avvisati di dover cambiare password ai propri indirizzi e-mail entro 10 giorni. La spiegazione di tale richiesta sta nel fatto che, a causa dei frequenti accessi da remoto dell’ultimo anno, questa misura si è resa necessaria per garantire lo svolgimento in sicurezza di tutte le operazioni a distanza.

Pochi giorni dopo, in realtà, si scoprirà che i server adibiti alle conferenze e ai lavoro da remoto hanno subito un incidente informatico con una minaccia non meglio specificata.

Secondo i tecnici le applicazioni non sono state compromesse e nemmeno i dati personali dei dipendenti sembrano essere stati trafugati, eppure si suggerisce di cambiare immediatamente password e di passare all’autenticazione a due fattori.

Qualche giorno dopo i tecnici del Parlamento Europeo fanno sapere che il sistema di sicurezza ha retto alla minaccia e che non ci sono stati furti o accessi indesiderati. Aggiungendo, però, il suggerimento di usare l’app nativa per accedere alla mail istituzionale oltre al già citato riconoscimento a due fattori. La notizia arriva anche agli europarlamentari che a diversi giorni dall’allarme lanciato dalla security vengono finalmente avvisati della minaccia.

Al momento la situazione sembra tornata alla normalità ma non è ancora chiaro se questo attacco abbia riguardato le caselle email dei deputati, quelle del loro staff, quelle dell’amministrazione o altro. Non è chiara nemmeno la natura della minaccia che, seppur sventata tempestivamente, resta comunque un grave attacco a uno degli organi più importanti d’Europa.

Negli ultimi mesi le minacce informatiche contro aziende e istituzioni sono aumentate vertiginosamente e, data la grande quantità di traffico riguardante anche l’emergenza sanitaria, si potrebbe mettere a rischio tutto il sistema che riguarda la sanità o peggio la fornitura di vaccini e via dicendo.

Al momento non sono stati forniti altri dettagli riguardo l’accaduto ma sembra che il livello di allerta dentro tutte le istituzioni europee sia, al momento, elevato.