Marketing & Communication

Rivestimento al plasma per il touch screen di nuova generazione

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 22 Luglio 2021

Nuovo touch screen no Indo

Fino ad oggi i dispositivi che utilizziamo e abbiamo utilizzato nel corso di questi ultimi quindici anni sono stati prodotti con derivati della lavorazione di stagno e ossido di indio, uno dei minerali più rari della terra, che viene estratto dallo zinco.

Un gruppo di ricercatori della School of Biomedical Engineering and School of Physics, presso l’università di Sidney, ha realizzato uno schermo che conserva le stesse caratteristiche del touch, senza utilizzare l’indio.

Il risultato è un rivestimento al plasma, da installare sui prossimi smartphone e tablet, al posto dello strato attuale.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Solar Energy Materials and Solar Cells, parlando di plasma, questo presenta una quantità elevata di particelle cariche, in cui gli elettroni sono divisi dai loro atomi. In poche parole, “Spesso è descritto come il quarto stato della materia, dopo solido, liquido e gas”.

Ecco, il rivestimento presenta uno strato ultrasottile di argento, inserito tra due strati di ossido di tungsteno. Questa struttura ha uno spessore inferiore a 100 nanometri, circa un millesimo della larghezza di un capello umano. Gli strati vengono sovrapposti al vetro utilizzando un processo chiamato “plasma sputtering”. Il procedimento viene ripetuto usando l’argento e poi, un’ultima volta, con l’ossido di tungsteno insieme a nanoparticelle d’argento.

L’intero processo richiede veramente poco, produce scarti minimi e comunque molto inferiori al vecchio metodo, ed è molto più economico rispetto all’utilizzo dell’indio. In più ha la caratteristica di poter essere utilizzato per qualsiasi superficie di vetro, come uno schermo del telefono o pannelli informativi nei centri commerciali.

Una scoperta che speriamo possa essere più sostenibile di quella attuale.