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Not Fungible Token: il mondo dell’arte cambiato con un’asta

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 15 Marzo 2021

Not fungible token

È stata battuta per sessantanove milioni di dollari, la prima opera d’arte Not Fungible Tokens – NFT approdata alla Casa d’Aste Christie’s, la più grande e famosa del mondo. L’autore Mike Winkelmann, conosciuto come Beeple, ha postato, dal primo maggio del lontano 2007 ad oggi una sua illustrazione ogni giorno fino al 2021.

L’opera “Everydays: the first 5000 days” raccoglie in una jpg della modica grandezza di 21.069 x 21.069 pixel, tutte le illustrazioni dei primi anni, ed è stata la prima opera d’arte ad essere venduta sotto forma di Not Fungible Token, ossia di file la cui vendita è sottoscritta in un registro elettronico e dal quale si può certificare la proprietà univocamente attraverso la tecnologia Blockchain.

Not Fungible Token: una nuova prospettiva

Lo stesso acquirente, il magnate anonimo Metakovan, ha dichiarato di essere a conoscenza della rilevanza storica dell’avvenimento nei confronti del mondo dell’arte.

Si apre una nuova prospettiva per gli artisti digitali e si spostano ancora una volta i confini di ciò che può essere considerato proprietà e quindi di diritto scambiato.

Sarà sempre più comune d’ora in poi, conferire valore economico e certificazione di autenticità a file digitali nati all’interno del web, e si potrà detenere, grazie alla Blockchain, diritto di proprietà sui contenuti originali, anche in un mondo dove quello stesso elemento è riproducibile infinite volte.

Sarà d’aiuto al diritto d’autore questa nuova forma tecnologica? Aiuterà i creators o arricchirà soltanto gli speculatori? Fateci sapere che ne pensate.