New Ways of Working

Miro, la lavagna di visual collaboration per te e il tuo team

Uberto Saltarelli Pubblicato: 17 Novembre 2020

miro

Da un po’ di tempo sono alla (continua) ricerca di tools di digital collaboration e di team management che possano aiutarmi nello svolgimento di alcune attività lavorative da remoto e che facilitino l’interazione con i miei colleghi; quindi, oltre ai vari strumenti di collaborazione ormai noti, da circa un paio di mesi ho iniziato ad utilizzare, con discreta frequenza, la piattaforma online di visual collaboration MIRO, che possiamo descrivere brevemente come una lavagna digitale interattiva, disponibile in forma gratuita e a pagamento (a partire da poco meno di 7 euro per membro del team/mese).
Non mi soffermo sul vero concetto di Smart Working, di cui parliamo quotidianamente, ma credo che questo tool possa rientrare tranquillamente nel “gruppone” degli strumenti digitali da utilizzare quotidianamente.

Come funziona e che cosa puoi fare con Miro?

La lavagna/piattaforma digitale interattiva, prende il nome del famoso pittore spagnolo astrattista Mirò, esponente del Surrealismo, come per significare che la creatività di ognuno di noi può esprimersi liberamente su questo spazio web che si presenta completamente spoglio, bianco come una lavagna scolastica alle 8 del mattino.
Le funzioni sono numerose, dalla semplice possibilità di scrivere o disegnare, anche a mano, alla creazione di flussi e mappe mentali tramite l’utilizzo di forme e frecce.
Uno dei principali vantaggi di questa piattaforma è la possibilità di interagire live con altre persone; ad esempio, hai la possibilità di lavorare contemporaneamente con i membri del tuo team su una stessa board: si possono organizzare brainstorming da remoto tramite l’utilizzo di post-it e tag, inserire link di riferimento ed è anche presente una modalità di social voting, a tempo e con modalità di voto personalizzabili, per la scelta delle soluzioni migliori da adottare.
Per chi lo preferisce, la piattaforma mette a disposizione anche dei template preimpostati per i vari lavori come canvas, flussi e mappe mentali varie.
Insomma, le funzioni sono veramente tante e ne avrò omesse sicuramente altrettante, ma ci tengo a sottolineare un aspetto in particolare: strumenti di digital collaboration come Miro o Trello o Slack, per citarne alcuni con funzionalità diverse, non solo sono di supporto al singolo worker, ma facilitano la collaborazione tra i vari membri del team.

La community di Miro.

Mentre ero alla ricerca di informazioni e notizie per la stesura di questo articolo, mi sono imbattuto nella community, attivissima, di Miro.
Abbiamo parlato tanto dell’importanza delle communities e credo che l’esempio di Miro sia quanto meno da citare.
Sul blog della piattaforma, le eventuali modifiche possono essere suggerite pubblicamente dall’utente e date in pasto agli utilizzatori; se c’è qualche funzione che non piace o manca, ad esempio, tramite la modalità di social voting si possono sostenere le varie proposte dei membri.
Il risultato è che riescono sempre ad offrire un prodotto costantemente aggiornato e costruito a misura di consumatore.
In un’altra sezione è presente anche una “wish list”, che trovo personalmente geniale, è anche divertente leggere alcuni commenti: in poche parole puoi proporre un’integrazione del prodotto e se la tua idea dovesse ricevere più di 50 voti allora viene presa in considerazione dando inizio ad uno studio di fattibilità da parte dell’azienda.
Per completezza di informazione vi dico che ho testato anche altre piattaforme simili ottenendo risultati molto validi, come Mural e Conceptboard.
Semplici e intuitive, questa è la chiave.
E voi? Con quale strumenti di digital visual collaboration vi trovate più a vostro agio?