Startup & Entrepreneurship

La trasformazione nell’industria millennial – episodio conclusivo

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 16 Luglio 2021

Millennials e Finanza

Siamo finalmente giunti dove dovevamo essere, alla scena dell’attentato. Quella che chiude tutto e spazza via la rubrica, facendo posto a quella nuova.

Nessun dittatore laico, nessun posto compromettente, tutto quadra.

Ci rimane solo il tema più caldo.

La finanza e i millennials

Alzi la mano chi trova una insostenibile sensazione di dolore e pena quando deve prenotare un appuntamento in filiale dalla propria banca.

Facendo una rapida stima sul nostro pool, il risultato, comunque preso il campione ammonterebbe comunque a tutti.

Come ci fa sentire questo?

E invece come ci fa sentire pagare con PayPal? Stripe? Yap? Qualsiasi cosa vi prego non fatemi fare i bonifici mai più e imparate a usarli.

Scusate, dicevo, la risposta è meglio.

Torniamo a noi, secondo la maggior parte delle persone i millennials sono considerati i più inetti a prendersi cura delle loro finanze.

Ecco, fa molto ridere considerando che i giovani d’ogni dove stanno attivamente risparmiando per le emergenze, per la pensione e persino per le loro case future, e questo nonostante le paghe estremamente più basse rispetto a un individuo con le stesse caratteristiche nel periodo della Gen X o dei Baby Boomers.

I millennials, checché ne dicano sono molto più propensi al risparmio delle altre generazioni e gestiscono il loro debito meglio.

(o quantomeno non tentano di scaricarlo sulle future generazioni).

Il trucco per stare al passo in questo mercato meno che desiderabile e con le paghe a ribasso è la tecnologia.

I millennials si costituiscono come la stragrande maggioranza degli utilizzatori di app mobili per la Personal finance, che stanno diventando sempre più popolari come strumenti che aiutano a meglio comprendere, organizzare e migliorare le proprie rendite.

C’è proprio un misto di diffidenza e disinteresse alla base, che porta la userbase millennial a preferire radicalmente le interfacce automatizzate alle persone e le app alle banche.

Il 71% Preferirebbe andare dal dentista piuttosto che andare in sede.

Allo stesso modo proliferano gli advisor digitali proprio perché non ci si fida dei consulenti finanziari umani.

(Anche per un bias sull’oggettività del dato e per un empowerment sulle proprie capacità, ma dettagli).

Il consiglio per l’industria finanziaria e per le banche tradizionali è quello di adattarsi a fornire servizi sullo stesso profilo delle startup di digital payments o di creare partnership con un pubblico meno che interessato a venire in contatto con le vecchie burocrazie.

Vi prego non lasciateci soli a trafficare col campanello della banca, vi prego.

Dicevo, con questo la rubrica si chiude con l’augurio di un mercato che riesca ad adattarsi a delle nuove e sempre crescenti necessità per i giovani.