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Intelligenza artificiale, alcuni paesi virtuosi credono già nella ricerca

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 9 Settembre 2021

Intelligenza artificiale

Una manciata di aree metropolitane degli Stati Uniti sta aprendo la strada all’intelligenza artificiale. Parliamo di “eccellenze” mentre gran parte del resto del paese rischia di rimanere indietro.

Andiamo anzitutto a vedere perché è importante questo cambiamento:  l’intelligenza artificiale può migliorare la produttività e la crescita in più settori; ma dato che tende a essere centralizzata attorno a pochi centri di talento, potrebbe anche aumentare la disparità economica regionale in tutto il paese.

I ricercatori della Brookings Institution hanno valutato la distribuzione geografica dei talenti, degli investimenti e della ricerca dell’IA negli Stati Uniti.

Non sorprende il fatto che la Bay Area, che include sia San Francisco che San Jose, sia stata di gran lunga il leader; rappresentando un quarto dei documenti, dei brevetti e delle aziende di conferenze sull’intelligenza artificiale.

Ci sono poi altre 13 città “early adopter” – tra cui New York, Austin e Seattle; queste 15 aree metropolitane rappresentano i due terzi delle risorse e delle capacità di intelligenza artificiale della nazione.

Dall’altro lato, più della metà di 261 aree metropolitane esaminate non mostrano alcuna attività significativa al riguardo.

Intelligenza artificiale, quali paesi stanno seguendo la corrente?

Per gli esperti l’intelligenza artificiale è nella fase in cui è fortemente dipendente da una base di talenti super-specifici e c’è anche un forte bisogno di un’enorme potenza di calcolo. 

Queste risorse non sono disponibili ovunque, per questo stiamo assistendo a una localizzazione molto precisa delle aree che si stanno interessando alla cosa.

Oltretutto sembra che molti dei primi utilizzatori dell’IA hanno beneficiato di investimenti federali in ricerca e sviluppo che potrebbero essere distribuiti in modo più uniforme in tutto il paese.

Il rapporto rileva che quasi 90 aree metropolitane aggiuntive potrebbero essere potenziali futuri centri di crescita dell’intelligenza artificiale; soprattutto se possono attrarre investimenti da leader tecnologici globali e nazionali.

Stiamo parlando di un settore che nei prossimi anni monopolizzerà l’economia e moltissimi ambiti della ricerca globale. Un mondo in continua evoluzione che può portare benefici enormi all’uomo; per questo tutti dovrebbero cercare di “conquistare” un pezzo della ricerca e dare vita ai propri studi. Oltretutto, così facendo ci saranno anche benefici collettivi dato che le scoperte fatte potrebbero essere condivise e utilizzate da tutti.