Corporate Innovation

L’importanza della logistica nel retail e 5 tecnologie per innovare

Emanuele Epifani Pubblicato: 1 Marzo 2019

logistica retail innovazione

Che tu sia una grande organizzazione che tratta la produzione di un bene o una piccola attività commerciale come un negozio fisico, è utile sfruttare il modello della value chain.
Lo puoi utilizzare per analizzare i processi della tua attività, scomporli e trovare in questo e nei prossimi articoli degli spunti validi di innovazione.
Oggi partiamo dalla logistica in ingresso (approvvigionamento), in uscita. Un’attività chiave che permette all’intera catena di funzionare.
Scoprirai come e quanto è importante digitalizzare questo processo e quali sono 5 importanti innovazioni tecnologiche che ti vengono in aiuto e che stanno migliorando l’efficienza della logistica nel Retail.

Cos’è la logistica e quanto è importante occuparsene?

Per iniziare voglio sfatare due luoghi comuni.
Il primo luogo comune è pensare alla logistica come qualcosa che gestisce dei flussi verso l’esterno. Tutto ciò che entra e tutto ciò che esce.
L’azienda al centro con le frecce che si dirigono verso punti esterni.
In realtà è sbagliato vederla in questo modo. Il primo flusso importante da tenere sotto controllo in azienda è il flusso interno che essa stessa genera.
Non solo tra l’azienda e i fornitori ma in primis tra tutti i reparti e le business unit.
Secondo luogo comune: non pensare alla merce di scambio solo come materiali di cui hai bisogno e prodotti finiti in magazzino da vendere che i camion trasportano.
Il flusso di informazioni tra i dipartimenti è fondamentale. Questa è la prima vera merce di scambio.
Ad esempio può capitare che una merce non arrivi dal fornitore. Il primo motivo che viene da pensare è che il venditore si sia dimenticato di far partire l’ordine. Il secondo, meno scontato, può essere invece che le fatture non siano ancora state pagate.
Fidati se ti dico che capita più volte di quanto si possa credere.
Con una corretta gestione delle informazioni interne si può capire in anticipo quali problematiche affliggono l’azienda. E da queste migliorare le attività e le comunicazioni con l’esterno.
Un migliore scambio di informazioni tra il reparto della logistica e l’ufficio finanza avrebbe sbloccato le fatture e risolto il quesito della merce non ancora arrivata.


Logistica non è solo una freccia in entrata e in uscita ma un cerchio con i vari reparti.

La merce che circola non sono solo prodotti materiali ma soprattutto informazioni.


Da dove deriva il termine logistica?
La sua etimologia deriva da una parola greca “logistikos” (λογιστικός) che significa “che ha senso logico“, a sua volta derivato da “lógos” (λόγος), “parola” o “ordine“.
La corretta gestione, con senso logico, della logistica ti permette di avere ordine e chiarezza di tutto ciò che accade in azienda.
Anche la sua definizione si è evoluta nel tempo.
Dapprima utilizzata in ambito militare, nel secondo dopoguerra è sbarcata nel settore economico industriale per gestire al meglio la distribuzione fisica.
Si sono evolute le imprese e con essa la logistica.
Ecco la sua definizione più aggiornata secondo il Council of Logistics Management:

Il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime, semilavorati e prodotti finiti e delle relative informazioni dal punto di origine al punto di consumo con lo scopo di soddisfare le esigenze dei clienti.

Avere le informazioni di cui abbiamo bisogno nell’immediato ci permette di garantire l’ordine tra i flussi in entrata e in uscita e di intervenire subito e minimizzare i costi.
Personalmente, mi piace pensare alla logistica come un’attività divisa in tre aree principali (non me ne vogliano gli accademici).

  1. La logistica in entrata, che organizza correttamente tutti gli input e gli approvvigionamenti;
  2. La logistica in uscita concentrata sulla distribuzione degli output;
  3. La fase di analisi delle precedenti che supporta le scelte da fare per minimizzare gli scarti, le rimanenze, i tempi tra una fase e l’altra e quindi minimizzare i costi.

Da 1 a 10, l’importanza di una corretta e ordinata gestione della logistica è 10.

La Logistica nel Retail

Abbiamo già detto come si sta evolvendo l’attività dei negozi fisici. La revisione del modello logistico è necessaria per andare avanti. L’omnicanalità lo richiede.
Secondo l’Osservatorio Contract Logistics della School of Management del Politecnico di Milano nel retail le aziende prenderanno tre differenti strade per innovare.

  1. Il 34% delle aziende adotterà il modello dell’Experience Hub, coinvolgendo emotivamente e in nuovi modi l’utente all’interno degli store;
  2. Il 41% adotterà il modello Fulfillment Hub, trasformando lo store in punto di ritiro e vetrina con allestimenti più vasti.
  3. Il 25% delle aziende adotterà un modello ibrido, creando novità negli store in entrambi i modi.

Indipendentemente dalla strada percorsa, il futuro vedrà una convivenza di circuiti logistici diversi: una vastità sempre maggiore di fornitori da cui rifornirsi, la scelta di quale utilizzare per raggiungere il cliente, la dinamicità in base alle sue richieste.
Secondo la definizione vista prima, le attività da considerare sono:

Tutte queste attività devono essere adattate alle richieste sempre più esigenti del consumatore. Ciò a cui oggi siamo abituati è solo una minima parte dello standard che sarà richiesto nei prossimi anni.
Il servizio Amazon Prime o il negozio come Experience Hub sarà lo standard accettato e come sempre chi non si adeguerà non potrà mangiare al tavolo del Retail.
I retailer, dunque, dovranno probabilmente collaborare con i fornitori di servizi logistici integrati (3PL) che potranno garantire l’efficienza del sistema e favorire la precisione e la rapidità lungo l’intero percorso della logistica di ritorno.
Per stare al passo con questa rapida evoluzione anche la logistica interna ha bisogno di essere accelerata. Le nuove tecnologie sono al nostro servizio.
Siamo nell’era delle imprese data-driven. Ogni interazione che abbiamo (o che non abbiamo) e ogni attività che svolgiamo (o che non svolgiamo) produce volumi e volumi di dati che possiamo usare per migliorare i nostri servizi ed efficientare i sistemi o per prendere decisioni migliori.
Non possiamo perdere questa opportunità.

5 Tecnologie per portare Innovazione alla logistica nel Retail

Ci sono alcune tecnologie ormai largamente utilizzate dalle grandi aziende. Altre invece che sono ancora in fase di test e di ottimizzazione, ma che porteranno un’ondata di innovazione potentissima nell’organizzazione della logistica.
Innovazioni che riguardano la gestione dei magazzini, oppure la gestione degli inventari, la gestione delle comunicazioni interne ed esterne, il tracciamento e la certificazione dei materiali.
Vediamole insieme.

    • Software Gestionali

      Ti sei mai chiesto come fanno le grandi aziende ad avere produzioni così elevate, senza mai essere in ritardo sulla fornitura di un singolo pezzo? O non doverlo rincorrere dall’altra parte del mondo?
      Ti sei mai chiesto come fa IKEA ad avere i suoi magazzini così ordinati da poter trovare da soli il prodotto che ci interessa?
      La tecnologia del warehouse management deve consentire una gestione immediata degli input e degli output, avendo sotto controllo tutte le risorse presenti nel magazzino.
      I software di ultima generazione riescono ad amministrare i flussi attraverso l’utilizzo di tecnologie integrate che, in maniera immediata classificano la merce (ad esempio mediante codice a barre), definiscono la quantità di materiale da stoccare.
      Indicano tutto ciò che è all’interno dell’impresa in un determinato momento. Il software infatti gestisce informazioni e da supporto alla movimentazione e agli spostamenti della merce.
      Cosa fa? Gestisce davvero tutto.
      Può trovare i fornitori ideali, impostare gli ordini.
      Quando entra la merce in magazzino, viene registrata e si crea lo stock.
      Si possono stabilire tutti gli utilizzi futuri (già programmati).
      Si possono capire gli ordini futuri da fare in base agli utilizzi ipotizzati e impostare le quantità minime degli stock.
      Quando si avvicina la scadenza il programma fa partire l’ordine.
      Puoi inserire tantissimi parametri come giorni di anticipo, i portali e i vari siti collegati con interfacce anche per i fornitori.
      Successivamente si possono interrogare i software per creare report ed estrapolare dati riguardo le informazioni che producono i vari flussi in entrata.
      Eccetera eccetera eccetera…
      Queste e tante altre funzioni ancora possono essere compiute con un software gestionale integrato e configurato perfettamente per il nostro business.
      Odoo ad esempio ti permette di gestire queste e molte altre funzioni.
      La sua peculiarità rispetto ad altri software è la caratteristica Open Source. Un sistema aperto che si può integrare con altre tecnologie e si può personalizzare in base al settore in cui si lavora.
      Sono stati scritti diversi libri sul programma ed è diventato noto per essere un sistema Odoomodulare composto da oltre 6000 moduli disponibili, con un server distribuito, workflow flessibili, un’interfaccia altamente voluta user friendly, e l’intero sistema personalizzabile in base alle proprie esigenze.
      Oggi è impossibile pensare di lavorare senza un gestionale del genere. Avere un’attività commerciale, un negozio fisico e non curarsi del flusso di informazione che si genera è come avere una sacca piene di monete d’oro bucata.

    • Intelligenza Artificiale e Machine Learning

      Software come Odoo sono la base e il punto di partenza per creare una serie di attività predittive e legarci motori di Intelligenza Artificiale e Machine learning.In particolare l’Intelligenza Artificiale può aiutare a gestire le informazioni di contatto, verificando che siano costantemente aggiornate e dettagliate.
      Il rischio di errori dispendiosi per le aziende si riduce notevolmente, e cresce la possibilità di tenere sotto controllo tutti gli aspetti legislativi, ottenendo risultati ottimali.
      DHL ha sviluppato uno strumento basato sull’apprendimento automatico per evitare ritardi nei tempi di trasporto delle merci: il modello di machine learning è in grado, infatti, di prevedere ritardi nella spedizione, identificando i fattori principali che li determinano, e aiutando i corrieri a pianificare metodologie di intervento mirato.
      L’AI consente agli operatori logistici di interagire con i sistemi informatici proprio come farebbero con un altro essere umano. La capacità di automatizzare input, memorizzare e recuperare informazioni tramite l’interazione vocale riduce tempo e complessità di quelle attività che richiederebbero l’inserimento manuale o la ricerca di informazioni.
      Altre innovazioni legate all’AI sono l’utilizzo di telecamere e scanner dei locali fisici che possono studiare in tempo reale i comportamenti delle persone in store, e il consumo e le preferenze dei prodotti in relazione alla loro posizione.
      È il caso di SCOUT Robots che utilizza questo sistema di telecamere e AI integrate per controllare e studiare costantemente gli inventari, ottimizzando le risorse a disposizione.
      Questi sistemi, integrati a software che raccolgono costantemente dati e li danno in pasto a motori di AI, permettono di avere costantemente spunti per migliorare i propri servizi o modificarli sulla base delle nuove informazioni.

 


“Avere un’attività commerciale senza utilizzare un software gestionale per raccogliere informazioni è come avere una sacca di monete d’oro bucata”


Per concludere…

Per concludere, mi sento di dire solo una cosa: l’utilizzo di queste nuove tecnologie sono un bene per tutti gli operatori del settore.
Infatti permettono di liberare lavori metodici e routinari, liberare menti creative da attività sempre uguali e sfruttarle per creare valore aggiunto alle aziende.
Mi auguro che questo articolo ti abbia dato degli spunti interessanti per prendere coscienza delle opportunità che ci sono di innovazione della logistica nel Retail.
Continua a seguirmi, ne vedremo delle belle.
Al prossimo articolo!
Buona Innovazione,
Emanuele
P.s. Fammi sapere nei commenti quale innovazione ti ha colpito di più o se ne conosci di altre. Se ti è piaciuto condividi l’articolo sul tuo profilo o con chi pensi possa avere bisogno!