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Perseverance e Ingenuity, le foto della “villeggiatura” marziana

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 28 Aprile 2021

Ingenuity, la piccola macchina volante arrivata su Marte attaccata al rover Perseverance sta effettuando delle riprese aeree del pianeta rosso. Al momento i voli effettuati sono stati due ma nei prossimi giorni dovrebbero essere previsti almeno altri due decolli, salvo imprevisti.

Le partenze di Ingenuity sono state riprese dalle telecamere del rover principale che, al momento, è rimasto fermo a poca distanza. Ma anche l’elicottero hi-tech ha installate a bordo delle videocamere che, nell’ultima esplorazione aerea hanno scattato una foto guardando fisso il fratello più grande Perseverance che “osservava” il volo da terra.

La NASA non ha perso tempo e ha subito twittato la foto invitando tutti i followers a cercare il rover che da terra se ne stava buono buono in attesa del ritorno alla base della sua appendice volante.

Perseverance e Ingenuity, tecnologia all’avanguardia

Nonostante l’impressionante tecnologia dietro al rover marziano e al suo “fratellino” alato ci sono moltissimi imprevisti che vanno considerati prima di utilizzare strumenti del genere a milioni di chilometri da casa. Anzitutto eventuali guasti tecnici che, per ovvie ragioni, non potrebbero essere riparati dalla mano dell’uomo. Poi eventuali incidenti o problemi di mobilità e per ultimo i problemi di volo legati alla bassa gravità del pianeta e alla sua atmosfera estremamente rarefatta. Per permettere a Ingenuity di decollare, infatti, è stato necessario far girare le sue 4 pale a 2500 giri al minuti a fronte dei circa 500 che sarebbero stati necessari sulla terra. Per questo si parla di procedure complesse che vanno affrontate un volo alla volta.

Ad esempio durante il suo primo tentativo, l’elicottero hi-tech si è sollevato di appena 3 metri dal suolo, si è librato per qualche istante e poi è atterrato. Gradualmente la difficoltà è andata aumentando, portando il veicolo fino ad altezze più elevate e provando diverse manovre. I prossimi voli dovrebbero essere ancora più complicati e ripiegare su manovre ancora più impegnative.

Se ci pensiamo bene Ingenuity è il primo tentativo dell’uomo di testare un motore per il volo su un altro pianeta. Il capostipite di tutte le future missioni nello spazio che potrebbero consentire ben presto all’uomo di raggiungere fisicamente il pianeta rosso (e non solo), in modo da poterlo esplorare senza tener conto dell’eventuale terreno accidentato che non sarebbe adatto a un rover o ad altri tipi di veicoli terrestri.

Sicuramente in futuro l’approccio da terra sarà sempre quello più gettonato per esplorare nuovi mondi ma, indubbiamente, poterci volare sopra potrebbe essere uno strumento ancora più utile e, sicuramente, molto più spettacolare.