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Google, sanzione di 500 milioni di euro dalla Francia per violazione dei diritti connessi

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 14 Luglio 2021

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Nuovi problemi in casa Google: l’autorità francese per la concorrenza ha sanzionato il colosso del web con una multa di 500 milioni di euro. 

Per l’Authority, infatti, sembra non essere tollerabile che l’azienda abbia negoziato con la stampa e i suoi editori riguardo ai diritti connessi.

Questi diritti sono si occupano di tutelare l’attività per a fruizione e la diffusione dell’opera; parliamo, ad esempio,  questi diritti, dei diritti di produzione fonografica,  cinematografica e di emissione radiofonica e televisiva. La questione è strettamente collegata a quella dei diritti d’autore.

A fronte di questo, sembra che Google dovrà presentare un’offerta (che dovrà essere molto cospicua) per l’utilizzo dei contenuti protetti di editori e agenzie di stampa. Nel caso il colosso non segua le direttive potrebbe incorrere in ulteriori sanzioni sempre più importanti e non solo in termini economici.

La risposta di Google alla sanzione della Francia

Al momento l’azienda sta lavorando con i suoi legali e i suoi tecnici per raggiungere a una soluzione, ma probabilmente dovrà pagare quanto chiesto dalla Francia.

Il portavoce di Google ha detto che l’azienda è molto amareggiata per la decisione dell’Authority  francese e che ha sempre agito in “buona fede”. Parlando della multa ha detto che questa ignora tutti gli sforzi fatti per trovare una soluzione comune e, ovviamente, mostra una generale incomprensione sul funzionamento della piattaforma.

Google è l’unica azienda che ha preso accordi sui diritti connessi e in virtù di questo si sta lavorando con  l’Afp (Agence France-Presse) per raggiungere ulteriori “patteggiamenti” al riguardo. Sembra che l’azienda sia vicina al concordare la remunerazione dei diritti connessi per le pubblicazioni giornalistiche ma, la strada è ancora lunga.

Per adesso al colosso dell’informatica non resta che pagare la multa e continuare a lavorare in questa direzione; ma non sembra aver preso bene la decisione della Francia e potrebbe tentare il ricorso dopo aver, chiaramente, discusso con il proprio team di legali.