Gender gap nello STEM in Italia
La disparità di genere nei livelli di occupazione e retribuzione a favore degli uomini, in Italia e in Europa, non risparmia nemmeno il comparto developer, a partire dalla formazione con un gender gap nello STEM.
Se fino a qualche anno fa la differenza di livello delle retribuzioni fra uomini e donne italiane non si discostava molto dalla media europea del 13% complessivo, a favore dei primi, oggi la situazione è diversa.
In Italia, nel 2022, si registra un valore positivo. Secondo i dati raccolti da Openpolis, siamo quartultimi nella graduatoria negativa, con un valore del 4,2%, ossia 8,8 punti percentuali in meno rispetto alla media europea.
Peccato che il quadro complessivo sulle pari opportunità cambi radicalmente se si prende in considerazione il gender overall earnings gap, che prende in considerazione la differenza tra le paghe orarie, il tasso di occupazione femminile nei Paesi europei e il numero di ore di lavoro di ambo i sessi.
Gli ultimi dati resi disponibili da Eurostat risalgono al 2018 e vedevano l’Italia al terzo posto fra con un dato allarmante: il 43% di disparità fra gli stipendi di uomini e donne. Solo Austria (44,2%) e Paesi Bassi (43,7%) facevano peggio di noi.
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Gender gap nello STEM:
Nel contesto post pandemico, nel quale l’impennata della trasformazione digitale ha trainato con sé una necessità crescente di innovazione sia nel comparto aziendale sia nel tessuto sociale, il quadro si tinge di ulteriori note fosche se si analizza la situazione del comparto tecnologico, da sempre motore dell’innovazione.
Qui, è cruciale il supporto da parte di figure altamente tecniche, come sviluppatori e ingegneri informatici, le cui competenze sono essenziali nell’affrontare le nuove sfide che ci attendono.
Purtroppo, secondo lo studio promosso da Deloitte e da poco presentato al Parlamento Europeo dall’Osservatorio Stem, “Rethink STE(A)M Education – A sustainable future through scientific, tech and humanistic skills”, i laureati in materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), in Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Grecia e Malta sono in media il 26% del totale, insufficienti per colmare la richiesta attuale.
Inoltre, nella classifica sull’ampiezza del divario di genere in tutto il mondo, realizzata dal
WEF, l’Italia conferma la sua 63esima posizione.
A peggiore ulteriormente la situazione, la presenza di un ulteriore gender gap nello STEM e di conseguenza nel mondo dei developer: le donne laureate nelle facoltà tecnico-scientifiche sono in media il 22% sul totale dei laureati STEM.
Per fortuna, a gettare luce contribuisce un dato positivo per l’Italia, che fra i Paesi presi in considerazione dallo studio, registra il 39% di donne laureati in materie scientifiche conto, ad esempio, il 26% della Germania.
hackher_
E pensare che, secondo l’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere, colmando il gender gap negli impieghi STEM, l’UE incrementerebbe il PIL pro capite fino al 3%.
hackher_ è fra quei progetti che sono nati proprio per rispondere a questo problema, cercando di contrastare il divario andando a informare e formare le diplomande attraverso un progetto che si sviluppa lungo due direttrici:
- un hackathon in cui delle squadre competono per vincere una sfida sotto il giudizio di una giuria indipendente composta da donne che lavorano nel mondo IT;
- un faccia a faccia su questioni relative alla parità di genere in un panel composto da dirigenti femminili davanti a un pubblico composto da dirigenti aziendali e rappresentanti istituzionali.
Dopo il successo delle edizioni precedenti a Torino e Milano e grazie al sostegno del Parlamento dell’Unione Europea e di marchi internazionali, HackHer ha come obiettivo quello di creare eventi in una decina di città italiane.
La prossima tappa è l’11 novembre a Roma, con il patrocinio di Parlamento Europeo, Rai per il Sociale, Repubblica Digitale, Regione Lazio, Politecnico di Milano e di Torino, presso il Foro Italico Stadio Olimpico – Tribuna Monte Mario – Via dei Gladiatori snc, dalle 14:00 alle 17:00.
Qui potete prendere il BIGLIETTO GRATUITO.
“Il gender gap è un tema sempre più attuale. A tal punto da essere anche contemplata nelle misure previste dal PNRR. Il nostro obiettivo è favorire la parità di genere. Va detto che, nel corso degli ultimi anni, con la crescita della partecipazione femminile al mercato del lavoro è avvenuta una vera e propria rivoluzione dei modelli sociali secondo il genere. Tuttavia infatti è rimasta una consistente asimmetria, per questo puntiamo a diffondere la cultura dell’integrazione di genere a partire dalle nuove generazioni”.
Scilla Signa, founder di HackHer
L’hackathon e il panel
Il progetto, che ha un significato che travalica i confini nazionali, vede il coinvolgimento di 100 ragazze delle scuole superiori, divise in 10 team che si sfideranno nell’ideazione e creazione di un’App, coadiuvate da un team di 10 coach e da role model con posizioni apicali nel mondo IT.
Queste ultime condivideranno anche i loro percorsi formativi intrapresi per la propria crescita professionale per ispirare le giovani partecipanti.
Le ragazze saranno in grado di esercitare le proprie skill lavorando alla progettazione e di un progetto tecnico, dal briefing fino alla realizzazione grafica, impareranno l’importanze della scelta di materiali, strumenti e tecnologie e della fase di test.
Tra i partecipanti al panel e la giuria:
- Andrea de Benedetti, autore del saggio sul linguaggio inclusivo:”così non schwa”
- Cristina Leone, Senior Vice President Leonardo – CTIO, presidente CTNA
- Gabriella Vacca, Chief Technology Office Sky Italia
- Roberto Natale, Direttore Rai Per la Sostenibilità – ESG
- Giulia Pastorella, Deputata
- Mara Tanelli, Full Professor of Automatic Control Politecnico di Milano
- Elena Guarnone, CEO’s Office & Sustainability Direction Edison
- Elisa Mandich, Head of whole vehicle development Italdesign
Modera: Sandra Mori, Former DPO Europeo di Coca-Cola, Consigliere di amministrazione del Politecnico
di Milano e Fondazione Milano.
Al termine della giornata verrà premiato il team vincente, con un premio dal valore di €1500, sotto l’egida di partner d’eccezione quali Google, IBM, Fastweb, SkyTV, Leonardo, Generali, Edison, RFI, Italdesign, Medtronic, Avio Aero, Red Hat, a2a, PoliTo, PoliMI, RAI.
Nel nostro piccolo, ci saremo anche noi di Spremute Digitali come media partner.
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