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Elettronica di consumo: merce rara e prezzi alle stelle

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 19 Maggio 2021

Elettronica di consumo prezzi alle stelle

La mancanza in tutto il mondo dei chip per l’elettronica di consumo ci ha messo davanti a una grande evidenza: il Covid-19 ha fatto aumentare l’utilizzo di tali strumenti.

Lo stop gli impianti di produzione durante il primo lockdown e la sempre maggiore richiesta di dispositivi hanno portato a delle enormi difficoltà di approvvigionamento nel mercato dei chip. Certo anche vendite stratosferiche, ma indubbiamente la carenza di questi componenti è forse il contraccolpo più evidente della crisi. A questo, ovviamente, ha fatto seguito anche un cospicuo aumento dei prezzi dell’elettronica di consumo sul mercato.

La carenza di materiali era evidente già lo scorso anno ma ha causato “solo” un leggero ritardo nelle forniture. La ripresa delle produzione sommata a una grande richiesta ha portato il settore al punto di saturazione. 

Uno degli esempi più emblematici è la carenza di Playstation 5 che dalla data di uscita lo scorso novembre sono praticamente introvabili. 

L’elettronica di consumo, la crisi del Covid fa aumentare i prezzi

Ovviamente non si parla solo di Console ma ci sono anche tutta una serie di altri prodotti ad essere diventati merce rara. Ma non solo. Oltre alla difficoltà nel reperire tali strumenti c’è anche il cospicuo aumento di prezzo di cui sopra.

Tra gli strumenti che hanno avuto i maggiori rincari troviamo: le stampanti multifunzione; i notebook; i router; smartphone e table; le fotocamere; le televisioni. Tutti strumenti insomma, diventati fondamentali sia per lavoro e sia per svago durante i mesi di lockdown.

Secondo alcune statistiche sembra che l’aumento di prezzo abbia avuto rincari dal 7 fino al 33% in più, a seconda dei prodotti e a rimetterci sono, chiaramente, i consumatori.

Parliamo di circa 30-60 euro in più che escono dalle tasche delle persone che, però, si sono trovate costrette ad acquistare secondo le nuove regole del mercato, spinti da urgenza e necessità. Come appena detto, non si parla solo di oggetti di svago, ma anche di strumenti di lavoro e quindi il consumatore non ha proprio potuto farne a meno, nonostante il rincaro.

Gli effetti della pandemia sono ben visibili anche in questo settore e, con buona probabilità, ce li porteremo dietro per diversi anni.