Corporate Innovation

Come creare ecosistemi di Coalescence Innovation?

Alessio Colabuono Pubblicato: 7 Ottobre 2020

ecosistemi di coalescence innovation

L’importanza del paradigma di Open Innovation ha permesso di rivoluzionare il concetto di innovazione negli ultimi 15 anni, affermatosi ormai anche nel nostro paese. Ma in un’era di trasformazione digitale e avanzamento tecnologico così veloce, si sta facendo spazio l’esigenza di un nuovo paradigma di innovazione che aggiunga all’Open Innovation una componente di tipo sociale (vale a dire, innovo non solo per esigenze di business, ma per generare un impatto sociale positivo su più ampia scala). Una risposta arriva da Seedble con la coalescence innovation.

Cos’è la coalescence innovation?

La “coalescence innovation” è un approccio all’innovazione che esalta l’aggregazione e la collaborazione tra due o più change agent stimolando la generazione di opportunità non raggiungibili singolarmente; con la conseguente attivazione incrementale di impatti positivi sui contesti sociali, al fine di creare ecosistemi virtuosi.
Per approfondire ti consiglio la lettura “Open Innovation, ecosistemi e coalescenza. Verso un nuovo paradigma

Perché i change agent?

I soggetti coinvolti nel nuovo paradigma devono essere change agent, ossia innovatori guidati da valori forti che hanno come obiettivo quello di cambiare lo status quo contaminandosi, ovvero non agendo singolarmente, ma con spirito partecipativo.
Ogni change agent, quindi, ha bisogno di interagire in modo spontaneo con gli altri attori avendo come obiettivo quello di generare impatti incrementali che aumentano la dimensione di innovazione di tutti.
Che si parli di tech company, startup, professionisti o software house, l’importante è partecipare attivamente all’ecosistema di coalescenza avendo voglia di mettersi in gioco e collaborare ampliando conoscenze e competenze, con l’obiettivo di diventare un’entità più grande ed evoluta.

Chi può entrare in un ecosistema di coalescenza?

La creazione degli ecosistemi di coalescenza è governata soprattutto da ambizioni e valori condivisi. Tutti gli attori che ne fanno parte devono avere una spiccata predisposizione all’imprenditoria sociale e comprendere appieno le finalità tecnologiche e sociali.
Ecco quindi che i grandi player del mercato possono avere un ruolo chiave in questo nuovo paradigma, considerando la forza e l’esperienza che li contraddistingue. Sposandolo appieno possono partecipare alla contaminazione con altre entità per far in modo che sia tutto l’ecosistema a crescere con loro.
Alcune difficoltà si possono incontrare. Al centro di ogni percorso di innovazione ci sono le persone, siano esse appartenenti all’azienda, a startup, a tech company, a università, a enti di ricerca e laboratori. Spesso il muro più alto da superare è proprio quello della comprensione di questi nuovi paradigmi, poiché impone alle persone un cambio di mentalità, un’apertura alla condivisione di idee e progetti, lo scambio culturale tra i diversi attori dell’ecosistema.
L’importante allora è creare quei modelli di innovazione in grado di canalizzare il valore apportato dalle persone.
C’è ancora tanta rigidità da parte soprattutto delle aziende più grandi e meno flessibili, che poco si sposa con l’approccio creativo e dirompente delle community esterne. Ma siamo in un’epoca di transizione e gli strumenti adatti possono rompere questi muri.

Ecosistemi di coalescence innovation: superiamo le difficoltà con gli strumenti

Molto spesso, quello che si cerca per innovare è un punto di vista differente dal proprio rispetto a un servizio o un prodotto, magari anche rispetto alla risoluzione di una potenziale sfida o difficoltà.
È proprio sull’esigenza di risoluzione di una challenge che si fondano i primi tre strumenti di cui vorrei parlarti:

Gli altri due strumenti di cui vorrei parlarti sono, forse, meno sfidanti. Si tratta però di eventi in cui l’interazione tra le persone è il motore per la partenza di nuove idee di business:

Quelli di cui ti ho parlato non sono gli unici strumenti possibili, è importante però comprendere ciò che li rende veicoli di coalescenza.
Il coinvolgimento di diversi punti di vista, competenze e persone, con l’unico obiettivo di condividere le loro esperienze e metterle a fattor comune, è proprio ciò che permette a tutte le diverse realtà in gioco di crescere. Tutte raggiungono insieme una nuova dimensione, dove l’unione di esse permette di aumentare la grandezza e le potenzialità dell’intero ecosistema coalescente.

L’inizio è sempre oggi. – Mary Shelley


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