Marketing & Communication

Adattati o muori: Digital marketing e mutamento

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 23 Marzo 2021

Quando si tratta di marketing, una quantità quasi totalizzante di imprenditori si adagia in una posizione confortevole, dove questi fanno sempre la stessa cosa e guadagnano con margini  progressivamente sempre più ristretti.

Questo porta si, a meno esposizione al rischio, ma anche a una resa in declino.

Come se poi la prima portasse a una situazione favorevole; spesso, infatti, il protrarsi di questa situazione di comfort e di decrescente guadagno inizia a manifestare i sintomi, solo con il lento protrarsi nel tempo, come una malattia che porta a un inevitabile punto di crisi, dove le aziende realizzano che devono fare azioni brutali, tempestive e massicce per rimettersi in carreggiata.

Marketing e mutamenti improvvisi

Come pratica, e ancor di più come campo di studi, il marketing è in una evoluzione continua ed improvvisa.

Bisogna adattarsi se si vuole prosperare, oltre che sopravvivere. L’involuzione di Facebook ha causato incertezza, per esempio. Dopo che quest’ultima ha lanciato le pagine per i brand, i marketers hanno iniziato a usufruirne per creare rapido engagement. Oggi, con la compagnia che ha abbassato il reach della visibilità delle pagine, senza annunci a pagamento, lo stesso marketer, è fortunato ad avere l’1% di quello stesso reach. Senza contare che l’IA è particolarmente incline ad errori e banna con estrema facilità contenuti sbagliati e adatti alla piattaforma, o non monetizza affatto. Questo costrinse anche i più strenui a cambiare piattaforma. L’errore fu però a monte, ossia nell’affidarsi totalmente ad una piattaforma soltanto. La risposta è multimodalità. Anche Google, in seno a questo, è un ottimo esempio, ogni volta che cambia l’algoritmo si è costretti, puntualmente, a reinventarsi metodi di trovabilità da capo.

La risposta che ci si sta dando al quesito su come andare avanti è, temporaneamente,  quella dei dati sui clienti e sulle relazioni personali, corroborata da una forte diversificazione e personalizzazione dell’advertising.

In effetti non è un caso che a livello relazionale stiano tornando i podcast, che includono le persone e rendono il contenuto confortevole e appagante, e dall’altra, sul fronte della personalizzazione, Facebook si stia battendo per mantenere gli annunci profilati, possibili e rilevanti sulla sua piattaforma.

La risposta alla domanda che dovrei farti per creare engagement è si. Bisogna innovare ed adattarsi in continuazione. È un lavoro duro? qualcuno dovrà pur farlo? Probabilmente, ma per il momento ho creato una seppur minima connessione.