Corporate Innovation

Crowdfunding esteso a tutte le PMI. Una valida alternativa alle banche

Stefano Toro Pubblicato: 9 Gennaio 2017

crowdfunding per PMI

Il crowdfunding, nelle sue varie forme (donation, reward ed equity), è uno strumento innovativo per la raccolta di finanziamenti per le imprese. Esso è stato introdotto nel nostro ordinamento dal d.l. 179/2012 con l’art. 30 e dalle delibere Consob 18592 del  26 Giugno 2013, successivamente modificata dalla delibera 19520 del 26 Febbraio 2016.
Il crowdfunding in sintesi consente di raccogliere finanziamenti (funding) da una platea molto ampia (crowd ovvero la folla) di soggetti, che possono esaminare il progetto imprenditoriale e decidere di supportarlo in cambio di diverse forme di “remunerazione”.

A chi si rivolge lo strumento del crowdfunding?

Inizialmente il crowdfunding era utilizzabile solo dalle startup innovative; successivamente è stato esteso alle c.d. PMI innovative (col d.l. 3/2015).
Da ultimo, con la legge di bilancio 2017, il crowdfunding è diventato applicabile a tutte le PMI. Si tratta di un’importante novità, perché l’applicabilità di questa formula, consente anche ad aziende minori di accedere ad un canale di finanziamento alternativo (e potenzialmente molto esteso), diverso da quello bancario.
Analizziamo, quindi, più nel dettaglio quali forme scegliere e quali vantaggi comporta il crowdfunding per PMI.

Quali forme di crowdfunding scegliere?

Esistono varie forme di finanziamento collettivo e ognuna di queste è differente dalle altre per la natura dello scambio tra l’investitore o donatore ed il progetto.
Le forme di crowdfunding più diffuse in Italia e nel mondo sono la donation based e la reward based; invece in seguito alla crescente difficoltà di accesso al credito da parte delle PMI, si è sviluppato il nuovo modello chiamato equity crowdfunding. Vediamole nello specifico:
Nella forma donation based, chi effettua il finanziamento non riceve nulla in cambio, ma facendo questa donazione contribuisce a supportare progetti che ritiene meritevoli, per motivi sociali, ecologici, culturali etc.
Motivazioni simili riguardano la forma reward based, nella quale al finanziatore/donatore viene regalata una ricompensa con valore economico più o meno simbolico: un ringraziamento pubblico, uno sconto per l’acquisto del prodotto servizio, ovvero il prodotto stesso che viene realizzato attraverso il contributo dei donatori.
Infine nella forma più “evoluta”, l’equity crowdfunding (argomento di cui Giovanni Tufani ha già scritto su Spremute Digitali), il finanziatore sottoscrive il capitale della società e quindi riceve una quota del capitale stesso, con tutti i diritti ad esso connessi (primo tra tutti, la riscossione degli utili/dividendi).
Quindi la scelta tra le varie forme di crowdfunding dipende dallo scopo che si prefigge la startup e dalla fase di sviluppo in cui si trova:

 

Quali sono i vantaggi del crowdfunding?

Per le startup

I vantaggi di questa forma innovativa di finanziamento risiedono principalmente:

Per gli investitori

Esistono principalmente due vantaggi: 

 


Lo sai che la community di Spremute Digitali supporta la campagna di crowdfunding di Soundpotai, l’innovativo box bluetooth speaker realizzato con materiali ecosostenibili?
Contribuisci anche tu! Prendila in anteprima su Indiegogo e approfitta degli sconti attuali!