Future Trends & Tech

Crisi idrica, quali sono i nuovi problemi e le nuove tecnologie legate all’acqua?

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 2 Luglio 2021

crisi idrica tecnologie

Le industrie di tutto il mondo utilizzano l’acqua per la fabbricazione, la lavorazione, il lavaggio, la diluizione, l’irrigazione, il raffreddamento e il trasporto dei prodotti.

Ma non solo, questo importantissimo elemento è uno dei punti centrali di buona parte dell’industria moderna che la utilizza per decine e decine di scopi.

Il settore dell’abbigliamento, ad esempio, consuma circa 79 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, abbastanza per riempire 32 milioni di piscine olimpioniche. Si prevede che tale cifra aumenterà del 50% entro il 2030. Non sorprende che la sostenibilità dell’acqua sia emersa come una questione critica per alimentare la crescita economica globale.

L’elevata domanda e la sua offerta in calo rappresenta una delle conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento incontrollato del pianeta.

Per questo l’acqua è uno dei beni più preziosi del mondo che, in un futuro nemmeno troppo remoto, potrebbe diventare tanto raro quanto prezioso.

Crisi idrica e nuove tecnologie. Come risolvere il problema dell’acqua?

Gli impianti idrici e delle acque reflue affrontano sfide legate alle perdite d’acqua e agli alti tassi di consumo energetico. Solo negli Stati Uniti, si stima che questi impianti consumino più di 30 terawattora all’anno di elettricità, il che equivale a circa $ 2 miliardi di costi elettrici annuali.

Una parte del discorso sulla sostenibilità inizia con la trasparenza della rete di trattamento e distribuzione dell’acqua e tracciabilità delle risorse idriche. Per ottenere questo occorre ricorrere a grandi tecnologie che integrano sensori, pompe intelligenti, strumenti software per analisi e gestione dei dati e via dicendo.

Una volta ottenuto l’accesso a dati significativi, è possibile implementare soluzioni di apprendimento automatico per gestire al meglio le informazioni e permettere al sistema di adattarsi ai processi di riciclo, purificazione, trasporto e via dicendo.

Appare evidente che la sostenibilità ambientale e un minore spreco di risorse idriche, in futuro, dovrà necessariamente passare dall’eleborazione dati e dall’intelligenza artificiale.

In futuro soluzioni e tecnologie sostenibili saranno il modo più efficace per risolvere il problema della crisi idrica e dello spreco; a patto che si sviluppino modelli virtuosi in tutta la rete mondiale, in modo da ottimizzare il flusso e limitare gli sprechi.

Molte società stanno lavorando in questa prospettiva elaborando modelli digitali più sostenibili che possano adattarsi a ogni situazione, aziendale e non.

L’obiettivo è arrivare a un mondo “water positive” entro il 2030, un traguardo forse un po’ meno lontano del previsto.