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Colours in Business: psicologia dei colori nel marchio – Episodio 1

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 6 Maggio 2021

Colours in Business

Non credo sia un segreto che delle palette accese diano vita a struggenti fotografie estive, che accoglienti toni tenui abbraccino il piacere decadente degli ambienti autunnali, e via dicendo. I colori hanno il potere di comunicarci molto più di quanto ci si immagina, a partire da quando creano l’ambiente fino alla marcatura della loro significazione come componente attiva.

Del resto non è la prima volta che diciamo che quel colore ci rappresenti proprio. Del resto vedere il mondo a colori generalmente significa comprenderne le più grandi sfumature di significato nel tripudio di gioia e di emozioni che ne consegue.

Ecco. Che i colori veicolino significato ed emozione, non è una scoperta della psicologia moderna. Si pensi a Vasilij Kandinskij, a Paul Klee, al colore totalizzante in Rothko. Questi in comune hanno una teoria del colore, sebbene li separino trent’anni di storia.

Da una parte il Bleu Reiter, le avanguardie storiche, dall’altra l’arte americana e l’espressionismo astratto.

Per Kandinskij il colore è una vibrazione che tocca le corde (dell’anima), per Klee un connubio di empirico ed emotivo, per Rothko è il modo di portare alla luce la sua dimensione interiore, da contrapporre alla notte della storia.

In comune, i tre, avevano l’utilizzo del colore per comprendere l’emozione umana e renderla visibile, uno sforzo teorico così grande da desiderare di studiarne l’utilizzo a livello semiotico.

Iconica e oramai ovunque, l’asserzione di Kandinskij, nel suo trattato: “Il giallo è la tromba squillante”.

La caratteristica sinestetica di un prorompente fluire di emozione accecante, non passionale, come quella del rosso, ma energetica, potentissima.

Ecco questo spirito è stato trasposto negli studi di psicologia del colore attraverso metodi empirici di riscontro. Questa è utilizzata dai vari brand per costruire la loro immagine ed il loro logo in maniera efficiente ed efficace nella comunicazione.

Così funziona per i social network, per esempio: Facebook è blu, Twitter è azzurro, Whatsapp è verde, Youtube è rosso e così tanti altri. Il colore scelto ne determina la sua immediata riconoscibilità in quello che vuole significare.

Andiamo a vedere quindi, colore per colore, cosa vogliono significare per i loghi aziendali.

Oggi parliamo di colori Caldi

Il colore Giallo

Il colore dell’ottimismo, della chiarezza e dell’allegria. In poche parole, il Sole. È uno dei colori amati di più dalle persone giovani. È un colore informale, per nulla serio, piacevole e attira l’attenzione. Viene usato, come il suono della tromba, per suscitare emozioni piacevoli e rassicuranti, ma anche per stimolare l’appetito, e per questo è scelto da alcune grandi catene di ristorazione.

Pro: Può essere usato per promuovere prodotti per l’infanzia, la tecnologia ed il design

Contro: Non usatelo mai per promuovere beni di lusso perché rischia di far perdere credibilità e autorevolezza, in poche parole il tono solenne.

Le banche, per esempio lo utilizzano insieme al nero per strizzare l’occhio ai giovani, in quanto quest’ultimo conferisce la serietà mancante.

Il colore Arancione

La vitalità che fluisce, la felicità e l’amicizia. L’arancione racchiude quei valori che vanno dall’accoglienza alla creatività.

Viene spesso utilizzato per rinnovare, (vero Spremute?) e per attrarre l’attenzione comunicando positivamente.

Pro: Ottimo per promuovere bevande energetiche, società di consulenza, o di servizi.

Contro: Manca di fiducia e sicurezza

Per sopperire a queste viene affiancato al blu, al nero al verde o al viola, serve anche a indirizzare l’occhio nelle pagine web.

Il colore Rosso

È il colore dell’audacia e della grinta. L’esplosione nucleare di energia e forza, ma anche il trasporto della passione.

Richiama l’immediatezza, il trasporto ed è il colore che suscita più velocemente in noi una reazione.

È sanguigno. Esprime movimento, coraggio e azione, ma va usato con parsimonia perché richiama costante pericolo.

Pro: Usato per indicare azioni della massima importanza, aumenta il tasso di click. Usato in ristorazione, vendita automobili, pulsanti per le call to action.

Contro: Talvolta può fare paura, davvero. Occhio.

Sfortunatamente il nostro viaggio per oggi deve terminare qui, ma continueremo con i colori freddi nella prossima puntata!