Corporate Innovation
Un grande successo per Code4Future 2019, il primo evento organizzato nella Capitale lo scorso 8-9 Novembre con l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura dell’Open Innovation in Italia e approfondire le tematiche della Digital Transformation.
Oltre 700 partecipanti, più di 60 speaker e formatori anche di respiro internazionale, più di 30 momenti formativi tra workshop e inspiration session su tematiche quali Intelligenza Artificiale, Blockchain, Realtà Virtuale e Aumentata, 5G, Internet of Things.
E ancora tanti partner, startup, studenti che hanno potuto incontrarsi e fare networking e un’area matching sviluppata in collaborazione con Eni per favorire il confronto e lo scambio di idee, progetti e profili.
Qui le startup hanno potuto incontrare il team Eni in incontri one to one e i community partner Trovabando, Roma Startup, Philmark, Connectia, Dock3, Open Italy per esplorare nuove opportunità e potenziali collaborazioni.
Workshop e training session si sono alternati alle inspiration session sul mainstage durante i due giorni del Code4Future 2019. L’obiettivo? Offrire un programma formativo in grado di soddisfare l’esigenza di molte aziende di avere figure professionali qualificate e con una visione più ampia delle opportunità di business, con competenze trasversali.
Le aree tematiche hanno coperto 4 aree di business oggi chiave nelle aziende per facilitare la trasformazione digitale:
Ma andiamo a vedere più da vicino i temi affrontati e conosciamo i trainer, i quali sono riusciti ad ingaggiare i partecipanti e a trattenerli, spesso e volentieri oltre i tempi prefissati!
Insieme al cliente si progetta, si testa e si promuove. Indagare in profondità l’esperienza dei clienti porta dentro le aziende “pepite di altissimo valore”.
Stefano Stravato e Raffaella Roviglioni di Fifth Beat nel loro workshop UX Research & Continuous Discovery hanno messo in evidenza come sia essenziale valorizzare in maniera continuativa i risultati delle ricerche condotte sui clienti, rendendoli disponibili e “trovabili” dai team di design coinvolti in progetti chiave per la crescita del business.
Siamo in grado di comprendere i vari customer journey e analizzare i touchpoint? Emanuele Sammassimo di ByTek nel suo workshop Costruire UX a partire dalla SEO guidati dai dati ha illustrato metodi, tecniche e casi studio per mantenere aggiornate UX e UI attraverso l’analisi SEO.
Emanuele Sammassimo di ByTek Marketing
In un mondo pieno di informazioni è sempre più complesso prendere le giuste decisioni per innovare.
I dati sono considerati il nuovo petrolio e le aziende fanno a gara a raccoglierne e conservarne quantità sempre maggiori. Ma non hanno alcun valore se non li trasformiamo in informazioni utili a prendere decisioni strategiche, prevedere conseguenze probabili, evitare sprechi.
Stefano Stravato di Krystal Ball e Marco Zuffanelli di Travel Appeal hanno dimostrato con casi pratici che, indipendentemente dal settore di appartenenza, l’intelligenza artificiale e il machine learning possono aiutarci ad estrarre valore dai dati.
Questi si trasformano in linee guida e strategie pratiche per migliorare e far crescere il proprio business. D’altronde siamo nell’era delle scelte Data Driven.
Ma quali dati dobbiamo quindi raccogliere e come? Quali metriche ha senso considerare? Gianluca Binelli di Booster Box, ci ha raccontato come scegliere la North Star Metric.
Come diceva Seneca “Non c’è vento a favore per il marinaio che non sa dove andare”. Capire quale direzione vogliamo intraprendere è il fondamento della trasformazione digitale.
Gianluca Binelli di Booster Box
Flessibilità, collaborazione e digitalizzazione sono gli elementi che in maniera dirompente stanno cambiando i nostri schemi di lavoro.
Come garantire un livello alto di produttività e creatività al tempo stesso? Il workshop di Mauro Facondo e Sandro Zilli (Facondo Smart Consulting) si è focalizzato sulle potenzialità delle piattaforme digitali collaborative: come usarle in maniera efficace a sostegno della comunicazione interna ed esterna all’organizzazione e dello sviluppo di business?
In questo momento storico di ripensamento degli schemi di lavoro, la produttività aziendale non può essere ricercata solamente attraverso tecnologie che ottimizzano i processi ed aumentano la collaborazione.
L’ambiente fisico, materiale, in cui viene svolta qualsiasi tipo di attività lavorativa ne condiziona, per sua natura, l’efficienza e l’efficacia andando ad incidere direttamente sulla performance lavorativa.
Come indicato da Roberto Ferabecoli (Dnarch) l’Internet of Things applicato agli spazi di lavoro smart (Internet of Bricks) permette il monitoraggio costante delle grandezze fisiche che caratterizzano l’indoor enviroment quality (IEQ), garantendo la possibilità di intervenire sui livelli di comfort ambientale e di massimizzare la produttività del lavoro.
Quali soluzioni in Cloud garantiscono sicurezza e flessibilità al tempo stesso? Andrea Colangelo di Openforce ci ha mostrato come Odoo, un ERP open-source web-based, può diventare un asset centrale nella gestione dei flussi e dei processi aziendali a supporto dell’innovazione; e come può essere costruita un’architettura cloud-based misurata sulle esigenze operative dell’azienda.
Andrea Colangelo di Openforce
Grande insomma il fermento nei due giorni dell’evento. Protagonista è risultata la trasformazione digitale tra soluzioni, applicazioni e casi pratici declinati sulle tematiche più calde dell’industria.
Dall’Intelligenza Artificiale alla Blockchain, dal Crowdfounding alla Cyber Security, dalla SEO ai modelli di attribuzione. E poi Machine Learning, Data Visualization, architetture cloud-based, recommender systems, fino alle soluzioni più innovative per la Digital Collaboration.
Insomma, due giorni di full immersion per capire come piattaforme digitali e tecnologie emergenti stanno impattando sul nostro modo di lavorare, studiare, fare impresa, vivere.
Un articolo di Elena Cerrai