Marketing & Communication

Clubhouse, i dati degli utenti finiscono in rete ma la società smentisce

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 12 Aprile 2021

Dopo i recenti attacchi ai danni di Facebook e LinkedIn e il furto dei dati di circa 500 milioni di account, a finire nella rete degli hacker, questa volta, è Clubhouse.

A dare la notizia della nuova violazione è Cyber News, secondo cui sarebbe apparso in rete un database con le informazioni personali di circa 1.3 milioni di account del nuovo social, ottenuti con lo “scraping”, tecnica usata per estrarre i dati da un sito tramite dei software appositi.

Al momento però la piattaforma nega e smentisce assolutamente la violazione e il furto di dati e tranquillizza i suoi utenti tramite un post sul profilo Twitter ufficiale. Da quello che si legge sembra che non sia stato registrato alcun data breach e che i dati pubblicati fossero già pubblici e disponibili a chiunque tramite l’interfaccia di programmazione dell’App.

Dal canto suo Cyber News ha risposto di non aver mai parlato di una violazione che potesse riguardare dati sensibili, numeri di telefono o dati di carte di credito e affini.

Nonostante le smentite ufficiali e le rassicurazioni, però, restano i dubbi su quanto disponibile liberamente che comunque includerebbe diverse informazioni personali come ID utente, Nome, Account Twitter e Instagram, numero di followers e molto altro. Tutti dati che potenzialmente potrebbero dare vita a operazioni di phishing e truffe di vario genere, comunque dannose e molto fastidiose.

Tutti i dati trafugati permettono inoltre di definire un quadro piuttosto chiaro degli utenti e delle loro abitudini e potrebbero quindi, in qualche modo, essere usati contro di loro. A questi dubbi, tuttavia, lo staff di Clubhouse non ha ancora risposto.

A fronte dei recenti furti avvenuti su Facebook e LinkedIn, gli esperti avevano già previsto ulteriori ripercussioni e potenziali attacchi nell’immediato. Al momento non ci sono ulteriori notizie al riguardo o ipotesi su come e quando verranno usate le informazioni trafugate, l’unica certezza è che milioni e milioni di dati sono stati diffusi nel dark web e possono essere comprati da chiunque a caro prezzo. 

In attesa di ulteriore informazioni l’unico suggerimento è quello di cambiare password il prima possibile, monitorare costantemente tutti i vostri account e segnalare qualsiasi messaggio ritenuto sospetto o non convenzionale.