Marketing & Communication
Ok, forse dovremmo ridimensionare, Clubhouse si è adattato a un contraccolpo fortissimo del mercato. La spinta cannibalizzante dei social più grandi, considerando l’esclusività dell’utenza del social avrebbero fornito funzioni simili ma letteralmente distrutto i suoi numeri nonostante fossero arrivati dopo.
Con questo in mente andiamo a vedere come verremo lanciati in tutti quanti nella dimensione audio originale.
Un anno fa clubhouse non c’era. I beta tester erano pochi, ma una comunità incredibile.
E speravano che il mondo ne avesse di più.
Dopo un anno finalmente si esce dalla beta.
Ad oggi, un dì di luglio molto assolato, la beta è finita.
Significa che:
È ufficiale, si.
Ora se hai clubhouse puoi pubblicare il link d’invito dove vuoi.
Se sei un creator a contatto col pubblico puoi coinvolgerlo tutto.
Se stai organizzando degli eventi, chiunque può partecipare.
Hanno capito in sostanza che il sistema di inviti, quello che ha fatto crescere l’hype nel corso di questo lungo anno, è e deve essere storia passata.
Aggiungere le persone a ondate è stato funzionale ma ora è antieconomico.
C’è da dire che la prima metà dell’anno è stata, per il social, una sequela di montagne russe.
Il numero di stanze è passato da 50mila a mezzo milione. La community è schizzata a 10 milioni con nulla, ma poi il vuoto.
Si sgonfia la bolla, ma nonostante questo la comunity rimane, quando è entrato in circolo sui dispositivi android gli utenti sono diventati 90 milioni.
Detto questo, i CEO continueranno a lavorare a fornire feed ogni due settimane.
Non ci resta che augurargli buona fortuna.
