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Sicurezza informatica, la Cina esempio nella lotta ai crimini informatici

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 13 Ottobre 2021

cina cybersecurity

La Cina ha registrato alcuni risultati nella lotta agli attacchi online migliorando la legislazione e adottando varie misure; secondo i funzionari della sicurezza informatica, però, molte nuove minacce stanno ancora mettendo a dura prova il Paese.

Secondo gli epserti, mentre si lavora a leggi e regolamenti riguardanti la sicurezza informatica, diminuisce anche il numero di computer e siti Web che subisce minacce online a livello nazionale. Questo almeno è l’esempio cinese che, chiaramente, non può essere applicato universalmente.

Vero anche che il colosso del Sol Levante già dal 2014 sta promuovendo più  attività per aumentare la consapevolezza delle persone sulla sicurezza online; partendo, quindi, proprio da quella che potrebbe essere la “fascia più sensibile” agli attacchi informatici.

Zhuang Rongwen, capo dell’amministrazione del cyberspazio cinese, ha affermato che i dipartimenti del cyberspazio a livello nazionale dovrebbero fornire ai residenti una maggiore formazione sulla sicurezza informatica e competenze tecniche; in questo modo si rafforzerebbero la protezione delle informazioni personali ottenendo una rete ancora più sicura. Un esempio che dovrebbe essere applicato anche al resto del mondo, dove il cyber crimine è ancora libero di agire indisturbato.

Sicurezza informatica, come cambiare secondo l’esempio della cina?

Altre città in Cina terranno attività relative alla sicurezza informatica per aiutare i residenti a comprendere meglio la necessità di sicurezza ed evitare attacchi online.

Dai dati emerge che circa 5,34 milioni di computer nella Cina continentale sono stati infettati da programmi dannosi lo scorso anno; in calo dell’8,3% su base annua. A questo bisogna aggiungere i quasi 100.000 siti Web sono stati manomessi o violati, con un calo del 45,9%.

Il calo significa che gli sforzi del paese nella lotta agli attacchi informatici hanno funzionato, sviluppando la capacità di prevenire i rischi online. Un grandissimo risultato che dovrebbe far riflettere anche l’occidente sempre più nel mirino di hacker e terroristi digitali.

Per gli esperti sembra che le minacce online stiano migrando verso nuove aree, come l’intelligenza artificiale e la blockchain; così come l’aumento degli attacchi informatici contro le infrastrutture critiche, comprese quelle per i trasporti, le telecomunicazioni e l’elettricità.

Questo da una parte indica i settori sui quali bisogna intervenire più profondamente e con più attenzione; dall’altra indica i modelli di sviluppo da tenere sotto controllo per prevenire eventuali criticità future.

Ciò che è davvero importante è che le persone prestino maggiore attenzione alla sicurezza informatica; i nuovi attacchi possono causare la chiusura industriale o addirittura danneggiare la sicurezza nazionale e non è un argomento su cui scherzare.

Per questo oltre alla Cina, sempre più paesi stanno mettendo in campo soluzioni specifiche e leggi ad hoc, per arginare il problema e rendere la rete sempre più sicura. Siamo ancora lontani dall’obiettivo, ma gradualmente e con il lavoro di tutti, la cosa potrebbe cambiare in tempi ragionevolmente brevi.