Startup & Entrepreneurship

Comprimere il Burn Rate di una startup: Growth Hacking e Work for Equity

Giovanni Tufani Pubblicato: 4 Aprile 2017

burn rate in una startup

Il Burn Rate, del quale ho parlato per la prima volta in questo articolo, è una metrica fondamentale per tutte quelle startup che stanno pianificando il proprio business e si stanno approcciando al mondo del fundraising.
Il Burn Rate, che di solito si esprime su base mensile, è quella quantità di denaro rappresentata dai costi che una startup deve sostenere nella fase di sviluppo dell’idea, del prototipo e quindi nelle prime fasi di test sul mercato, senza possedere una diretta contropartita in termini di ricavo.
Per una startup innovativa le voci che principalmente compongono l’ammontare del Burn Rate sono inerenti ai costi di marketing (per le startup in fase di lancio si tratta quasi sempre di campagne di pay per click) e ai costi del personale che sviluppa la piattaforma informatica.
Per un responsabile finanziario, che si trova a dover preparare tutta la documentazione per la fase di fundraising, tracciare l’andamento previsionale del Burn Rate per la propria startup, può costituire un ottimo momento di riflessione su alcune strategie aziendali.
Di seguito due consigli su due differenti strategie che possono essere fondamentali per una startup al fine di comprimere il Burn Rate senza sacrificarne l’efficienza.

Comprimere il burn rate in una startup: consigli utili

Se vuoi avere informazioni e consigli su come minimizzare il Burn Rate per la tua startup senza sacrificare la crescita, contattami.