Startup & Entrepreneurship
Per anni, ogni telefono aziendale che si rispettasse era Blackberry.
Era uno status symbol, come ora lo sono gli iPhone. Un fenomeno di mercato, a buona ragione, dominante.
Eppure è crollato. Perché? Non è riuscito a stare al passo coi tempi? Ha sofferto la concorrenza di tecnologie più all’avanguardia? Forse
In questo breve precipitare di eventi vedremo come la gloria di un re del mercato è caduta sulle ginocchia e si è spezzata.
Si parte, come sempre, dal racconto di formazione.
Tl; Dr: Nessun altro operatore, ai tempi, operava la propria rete interna, era criptata, rapida, sigillata saldamente e permetteva un traffico velocissimo e affidabile.
Da qui lo status di miglior telefono della sua era, ma come cominciarono?
Era il tardo 1989, era stata fondata RIM, ma non prese mai il volo. Il mercato non riusciva a condividere l’entusiasmo per il sistema di advertising digitale. L’azienda sopravvisse grazie al design e alla progettazione di alcune componenti elettroniche nel retro di un negozio.
Ci sarebbero voluti anni e centinaia di milioni di dollari di investimento in ricerca per convincere il mercato che i dati mobili senza fili erano un servizio meritevole dell’inumano sforzo che ha richiesto.
Al tempo i comunicatori portatili erano troppo costosi, lenti o complessi.
Erano i primi anni 90, solo il 5% del Nordamerica possiedeva un cellulare, mandare SMS rimaneva fantascienza per l’epoca.
Apple aveva abbandonato Newton, Simon chiuse nel 95, il proclama di clinton per l’era della comunicazione digitale era fallito, la grande “autostrada” del Wireless data portava verso il nulla.
Tutto costava troppo, le tecnologie erano inadeguate e l’investimento voleva essere ripagato, nessuno voleva spendere così tanto quando esisteva il telefono fisso, tralaltro per un servizio lentissimo
E quindi?
Quindi Blackberry sviluppò un prodotto unico, che conquistò il mercato.
Come? Lo scopriremo nel prossimo episodio.