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Bitcoin e Reattori: Engine innovativi per la sostenibilità ambientale

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 1 Giugno 2021

Bitcoin e Rolls Royce

Distruggere il pianeta. Per quanto sia un pensiero comune e anche particolarmente fondato viste le emissioni dovute al mining della criptovaluta, è in cantiere una svolta green.

Rolls Royce sarà in grado di innovare a 100 anni dalla sua fondazione?

La risposta è apparentemente si.

La società vuole processare grandi quantità di dati per ridurre i danni all’ambiente.

Cosa hanno in comune i bitcoin e Rolls Royce?

Recentemente è stato istituito un concilio di miners per provare a mettere confini alla deregolamentazione tipica delle distributed ledgers decentralizzate.

Questo per rimuovere la pessima immagine di piaga inquinante della moneta, che ad oggi, complessivamente nel mondo, produce carbon footprint pari a quella annua di un paese come l’argentina.

La nomea della criptovaluta deriva dal fatto che è una aggiunga totalmente estranea al tradizionale mondo finanziario.

Vuol dire che qualunque consumo ci sia, va ad aggiungersi al netto delle emissioni senza togliere nulla.

Gli esperti dicono che sia proprio in quanto esiste, un elemento di addizione, e quindi malvisto.

Cos’ha in comune con la secolare casa di produzione aerospaziale?

La necessità di ridurre a zero l’emissione di una delle principali industrie inquinanti del pianeta.

La risposta è nei dati.

In entrambi i casi i regolatori istituzionali, ma anche i mercati, chiedono una riduzione totale delle emissioni e per farlo c’è bisogno di una cosa sola:

I dati.

Specializzare i chip da una parte, ottimizzando quindi il processo e aumentando il consumo di fonti rinnovabili al 39%, dall’altra aggiungendo sensori e automazioni con IA nei processi produttivi.

L’obiettivo ambientale uno. Rimanere competitivi a impatto zero.

Sarà possibili per dei settori altamente inquinanti fare affidamento sulle energie rinnovabili e sull’ottimizzazione?