Startup & Entrepreneurship
Biogenera è la biotech specializzata in creazione e sviluppo di farmaci di nuova concezione personalizzati con il DNA. L’idea nasce per essere una cura per le malattie considerate fino a oggi incurabili.
L’azienda ha recentemente concluso un round di finanziamento su CrowdFundMe, con l’obiettivo di far crescere la società e di potenziare le attività di ricerca.
Il finanziamento ha registrato una media di circa 4400 euro per oltre 2,8 milioni di euro raccolti in meno di tre mesi. In questo modo la società supera abbondantemente il traguardo fissato a 2,5 milioni di euro con più di 300mila euro “in eccesso”.
Tra gli investitori ci sono sia persone fisiche che giuridiche; oltre che privati, Srl e holding che hanno mostrato interesse nel progetto, decidendo di investire al riguardo.
Biogenera è stata fondata da: Roberto Tonelli, ricercatore di Farmacologia e Biotecnologie all’università di Bologna; Andrea Pession, Professore Ordinario di Pediatria all’università di Bologna e Direttore della Clinica Oncologica Pediatrica del Policlinico Sant’Orsola.
La società ha dato vita a MyGenera, piattaforma di biotecnologie che si occupa di questi nuovi farmaci a DNA che agiscono direttamente sui geni mutati che causano le varie patologie. Parliamo di patologie molto gravi ritenute, fino a questo punto, incurabili; grazie ai farmaci sviluppati dall’azienda però si stanno ottenendo grandi risultati con ottimi effetti e pochissimi elementi di tossicità.
Una svolta per il settore della medicina che, finalmente, potrà contare su un set di farmaci personalizzati per ogni singolo paziente e mirati a risolvere determinati problemi di salute.
Al momento la società si occupa soprattutto dei tumori più aggressivi, nello specifico quelli dei bambini ma non solo. A questo proposito sono in fase di sviluppo diversi farmaci specializzati per tumori al seno e al polmone che potrebbero portare grandi benefici nella lotta a queste malattie.
Grazie alle innovazioni di Biogenera la medicina del futuro è sempre più vicino, è ancora presto per parlare di “rivoluzione” ma i risultati sono già molto promettenti.
