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Eurotransbio, bando per l'innovazione industriale nelle biotecnologie

Lucrezia Cicchese Pubblicato: 13 Dicembre 2016

eurotransbio

In chiusura dell’anno segnalo il bando Eurotransbio; un’importante opportunità, rivolta alle PMI, in scadenza il 31 gennaio 2017.

Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 3 milioni di euro, a valere sul fondo FCS (Fondo per la Crescita Sostenibile), per supportare progetti transnazionali di innovazione industriale in tutti i campi applicativi delle biotecnologie.
Di seguito una sintesi del bando e la modalità di partecipazione, nonché i requisiti necessari per poter presentare la proposta di finanziamento. Come sempre scrivo, comprendere i requisiti di accesso è necessario. Perché vanificare giorni di lavoro se poi, in realtà, non era possibile partecipare al bando?
Sembrerà banale, ma questo è un errore che spesso si commette.

Qual è l’ambito operativo di Eurotransbio

Il bando è destinato ad agevolare attività di sviluppo sperimentale e ricerca industriale, condotte da soggetti italiani nel contesto di progetti transnazionali, e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, nel campo delle biotecnologie.
È destinato sia alla ricerca industriale, che allo sviluppo sperimentale.
Nel primo caso si andranno a comprendere tutte quelle attività volte a finanziare la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti. E ancora la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche; nel secondo caso, invece, l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
Inoltre questo ha carattere transnazionale, infatti un progetto può essere realizzato in un contesto di cooperazione e coordinamento tra soggetti appartenenti a diversi Paesi o Regioni europee, tra quelli partecipanti alla presente call transnazionale EuroTransBio.

Chi sono i beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando i seguenti soggetti:

Quali sono i requisiti

I soggetti richiedenti devono essere regolarmente costituiti ed iscritti al Registro delle imprese. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese.
Per tali soggetti, inoltre, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda di agevolazione degli ulteriori requisiti previsti dall’art. 1 del Regolamento GBER, deve essere dimostrata, pena la decadenza dal beneficio, alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione:

Raggruppamento transnazionale

Nella costituzione del raggruppamento transnazionale proponente si deve tenere conto che ognuno dei raggruppamenti:

Consortium Agreement

Il Consortium Agreement è uno specifico accordo di cooperazione che va a regolamentare i rapporti tra i soggetti del raggruppamento.
Dovrà essere sottoscritto da tutte le parti coinvolte nel progetto solo in caso di aggiudicazione delle agevolazioni, ma prima del trasferimento dei soldi. Questo perché va a includere riferimenti sulle modalità di gestione del progetto ed agli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo.
Inoltre, dovrà riportare una chiara suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante.

Progetti Ammissibili

Per rendere ammissibile la proposta, bisogna prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila) e non superiori a euro 500.000,00 (cinquecentomila) per singolo partecipante italiano.
In ogni caso, le spese ammissibili per i partecipanti italiani per singola proposta progettuale non possono superare il limite di 1.500.000 Euro; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione.
Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all’investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima.
L’acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. Infine, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi.  Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi.

Spese ammissibili

Tra le spese ammissibili vi sono quelle di personale dipendente del soggetto proponente, o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto.
Sono escluse:

Le predette spese devono essere calcolate con riferimento ai bilanci di esercizio del periodo di svolgimento del progetto e, comunque, non possono essere imputate in misura superiore al 50 per cento delle spese per il personale nel primo punto descritte ed infine i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
 


Per maggiori info è possibile scaricare tutta la documentazione sul sito sviluppoeconomico.gov.it