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Di tutti i disastri e le calamità naturali che possono colpire la Terra, la caduta di un asteroide è quello che, potenzialmente, potrebbe spazzare via la vita come la conosciamo.
Proprio come è accaduto con i dinosauri l’umanità sarebbe in gravi difficoltà se si verificasse un evento simile. A testimonianza di questo tutta una serie di film che ci hanno preparato al peggio ma, nella vita reale, avere la meglio potrebbe essere un po’ più compicato.
Per questo gli scienziati stanno lavorando a una “mappa” degli asteroidi troppo vicini alla Terra che un giorno potrebbero causarci dei problemi.
Trovare questi sassi spaziali, ovviamente, è solo la prima parte del lavoro; gli studiosi, infatti, stanno cercando anche delle soluzioni per evitare impatti futuri. Ad esempio, due delle nuove missioni della NASA e dell’ESA testeranno un metodo “sicuro” per spingere queste gigantesche pietre fuori dalla rotta della Terra.
La missione DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA decollerà tra qualche mese; l’obiettivo è arrivare nel sistema di asteroidi Didymos, a 11 milioni di chilometri dalla Terra.
Una volta che la missione arriverà a Didymos colpirà la luna che ruota attorno all’asteroide nella speranza di riuscire a far cambiare direzione a questo gigantesco sasso spaziale.
Chiaramente parliamo di una procedura completamente sicura, sviluppata esclusivamente per capire se sia possibile deviare le traiettoria di un sasso spaziale potenzialmente diretto verso la Terra. Secondo gli esperti è come una “partita a biliardo”.
Quello che è certo è che colpire un asteroide con una navicella dovrebbe spostarlo leggermente in direzione opposta; non c’è ancora la sicurezza di quanto sarà questo spostamento per cui l’obiettivo delle missioni future sarà proprio quello di fare queste prove.
Secondo gli esperti sarà la prima vera mossa per una difesa planetaria intrapresa dall’umanità; speriamo comunque di non doverla mai utilizzare in una situazione reale.
