Corporate Innovation
Quali sono gli adempimenti legali da tener conto nel momento in cui si decide di avviare una campagna di marketing, nei confronti dei propri utenti?
In questo articolo cercherò di illustrare le principali linee guida da rispettare.
In primo luogo, si rischiano sanzioni (anche salate) da parte dell’Autorità Garante. Potrebbe essere contestato un trattamento illecito di dati personali che può comportare una sanzione pecuniaria fino a 120.000 euro.
In secondo luogo, è anche possibile che si subisca un’azione civile per risarcimento del danno da spam.
Alcune pronunce giurisprudenziali (G.d.p. di Napoli, sentenza del 26.06.2004 e sentenza del 29.09.2005, Trib. Terracina, sent. n. 252/2006) avevano riconosciuto la risarcibilità del danno non patrimoniale, derivante dalle comunicazioni commerciali indesiderate.
Tuttavia, la Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 3311/2017, ha invece affermato che il danno da spam può essere risarcito solo se supera la soglia della normale tollerabilità. Nel caso di specie, un avvocato aveva intrapreso un giudizio per ottenere un risarcimento danni di 360 euro a fronte della ricezione di 10 email indesiderate provenienti da una società.
La Cassazione, tuttavia, ha respinto la domanda dell’avvocato, sul presupposto che non ci fosse un vero e proprio “danno”.
Dal mio punto di vista, l’orientamento espresso dalla Cassazione, anche se favorevole alle imprese che effettuano campagne di marketing, non modifica i termini del problema. Ritengo che l’invio di comunicazioni commerciali, in assenza dei presupposti di legge (informativa e consenso) comporti il serio rischio di incorrere in sanzioni del Garante, piuttosto che una condanna in sede civile.
Per una serie di ragioni pratiche:
Per queste ragioni, Vi consiglio caldamente di verificare se la vostra campagna di marketing sia compliant con la normativa in materia di protezione dei dati personali. Gli errori possono costare cari!
Stay tuned!